giovedì 31 maggio 2007
Pink Block 3
Presentata a Roma una nuova rivista culturale diretta dal brillante deputato di A.N. Italo Bocchino intitolata CON. Meno male che per il momento non c’è una edizione francese.
mercoledì 30 maggio 2007
Bush sia invitato al Parlamento
BUSH A ROMA: POLITO-BONIVER, SIA INVITATO IN PARLAMENTO = (AGI) - Roma, 29 mag. - Il presidente Usa, George W. Bush sia invitato a prendere la parola in Parlamento nei giorni della sua visita in Italia. Questa la richiesta che il senatore della Margherita, Antonio Polito e la deputata di Fi, Margherita Boniver, hanno formalizzato oggi ai presidenti di Senato e Camera, Franco Marini e Fausto Bertinotti. Una richiesta, ha spiegato la stessa Boniver, che anche Silvio Berlusconi condivide e sottoscriverebbe: "non e' un caso che siamo qui alla Camera a presentare quest'iniziativa , con una conferenza stampa organizzata da Forza Italia", ha sottolineato. "Il rapporto con gli Stati Uniti svilito da esponenti di questo governo - ha detto la Boniver durante una confrenza stampa cui hanno partecipato anche Luigi Compagna e Massimo Teodori - e' un rapporto di cui siamo molto fieri e che ha una tradizione di lunghissima data e deve essere rafforzata.
Invitare il presidente Bush a prendere la parola in Parlamento sarebbe una prova di amicizia e per ribadire la continuita' che e' essenziale in politica estera e di appartenenza alla stessa allleanza. Tutto questo ha una sua dignita'". Secondo Polito "la nostra richiesta merita quantomeno una risposta: se c'e' un parere contrario ce ne venga spiegata la ragione". In un certo senso, continua l'ex direttore del Riformista, l'invito al presidente americano "sarebbe un'azione di risarcimento per quello che verra' detto nelle piazze contro Bush. Sarebbe un modo di rendere piu' accettabili e legittime le affermazioni diverse e di dissenso politico nei suoi confronti". Bisogna dimostrare, ha aggiunto, "capacita' di distinguere tra il leader politico e il rappresentante di un grande Paese alleato a cui anche il nostro popolo deve molto". Teodori ha ricordato che anche Yasser Arafat venne inviato in Parlamento "ed entro' con la pistola", e ha sottolineato che "sarebbe un omaggio al capo di una nazione che da 60 anni e' la maggiore alleata del nostro Paese". "Un'iniziativa tanto piu' opportuna - ha concluso - in quanto il presidente della Camera si e' molto esposto nel legittimare le manifestazioni di piazza che da molti orizzonti sono state annunciate contro il presidente Bush". (AGI)
Invitare il presidente Bush a prendere la parola in Parlamento sarebbe una prova di amicizia e per ribadire la continuita' che e' essenziale in politica estera e di appartenenza alla stessa allleanza. Tutto questo ha una sua dignita'". Secondo Polito "la nostra richiesta merita quantomeno una risposta: se c'e' un parere contrario ce ne venga spiegata la ragione". In un certo senso, continua l'ex direttore del Riformista, l'invito al presidente americano "sarebbe un'azione di risarcimento per quello che verra' detto nelle piazze contro Bush. Sarebbe un modo di rendere piu' accettabili e legittime le affermazioni diverse e di dissenso politico nei suoi confronti". Bisogna dimostrare, ha aggiunto, "capacita' di distinguere tra il leader politico e il rappresentante di un grande Paese alleato a cui anche il nostro popolo deve molto". Teodori ha ricordato che anche Yasser Arafat venne inviato in Parlamento "ed entro' con la pistola", e ha sottolineato che "sarebbe un omaggio al capo di una nazione che da 60 anni e' la maggiore alleata del nostro Paese". "Un'iniziativa tanto piu' opportuna - ha concluso - in quanto il presidente della Camera si e' molto esposto nel legittimare le manifestazioni di piazza che da molti orizzonti sono state annunciate contro il presidente Bush". (AGI)
Un bravò a Mastella
La visita di Mastella al cimitero di Hammamet e' un gesto che apprezzo moltissimo, che va oltre la solidarieta' umana nei confronti di un grande statista scomparso. Craxi era diventato per moltissimi un simbolo della ferocia del giustizialismo, nonché vittima principale di una persecuzione giudiziaria di stampo politico. Avevo già molto apprezzato il 19 gennaio la presenza di una delegazione dell'Udeur, guidata da Fabris, ad Hammamet. Che il guardasigilli Clemente Mastella sia andato di persona a testimoniare tutto questo, rende il suo gesto ancora più degno.
Margherita Boniver
Margherita Boniver
domenica 27 maggio 2007
Pink Block 2
Sabato 26 maggio 2007. Il Corriere della Sera, Titola a tre colonne in prima: “Caso Visco, Roma apre un’inchiesta. Presunta pressione sulla Finanza, fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati.”
Un fulgido esempio di garantismo mono-partisan.
Un fulgido esempio di garantismo mono-partisan.
sabato 26 maggio 2007
venerdì 25 maggio 2007
La politica del gambero
Mentre dall’Olanda alla Francia dalla Germania alla Gran Bretagna si apprestano a rimodulare verso una maggiore severità il proprio atteggiamento ormai ritenuto troppo permissivo nei confronti dell’immigrazione l’Italia si appresta imboccare pericolosamente la via diametralmente opposta. Al primo punto l’ossessiva necessità di affossare con la massima urgenza la Bossi – Fini colpevole di essere stata varata durante il governo Berlusconi. Tutte le leggi possono essere migliorate e quella attualmente in vigore non manca di lacune che rendono inefficaci alcune buone intenzioni e di arzigogoli burocratici che anziché sveltire appesantiscono i tempi di alcuni interventi che invece necessiterebbero di snella efficienza. Ma aver scelto, come ha fatto il governo Prodi, lo stravolgimento completo della legge a noi appare più una ripicca che l’attenta opera di un legislatore oculato. Tutti i paesi con una ben più lunga esperienza che la nostra sul tema dell’accoglienza dello straniero sono alle prese con una ben amara constatazione: l’integrazione tanto auspicata si fa sempre più difficile. Troppi giovani sovente figli di genitori immigrati, e apparentemente integrati, preferiscono rifugiarsi nel far propri i peggiori esempi e stimoli della civiltà occidentale, che ahinoi pur non mancano, piuttosto che diventare paladini dei migliori come la democrazia, la tolleranza, l’uguaglianza tra i sessi, la libertà e il liberismo che probabilmente avevano spinto i loro padri e le loro madri ad abbandonare i propri paesi scegliendosi una nuova patria. Un fenomeno che finisce per alimentare anche le file di coloro che dell’integrazione se ne fanno un baffo e preferiscono coltivare con passione le proprie antiche tradizioni sovente poco più che tribali. La continua crescita del numero degli immigrati clandestini che sfuggono a qualunque controllo aggrava ulteriormente una situazione che per quanto riguarda il nostro paese da ormai pericolosi segnali d’abusi e intolleranza reciproca tre le diverso comunità. La faccenda sta deteriorandosi e dal Piemonte giunge il pessimo segnale del bus sequestrato e dirottato per rapina da tre giovani albanesi drogati che non contenti d’aver ferito passeggeri e i coraggiosi poliziotti hanno sentito la necessità di incendiare il mezzo prima di darsi alla fuga. Stupidità, approssimazione, ferocia, stupefacenti e voglia di rapidi guadagni procurano un mixer micidiale. Come fronteggiare tutto questo: innanzitutto accantonando qualunque forma di buonismo e dandosi da fare per rendere rapidamente e severamente applicabili le leggi che già ci sono non preoccupandosi se sono state pensate da Bossi e Fini piuttosto che da Turco e Napoletano. E’ urgente riportare sotto controllo una situazione che purtroppo non lo è mai stata.
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