La prevedibile condanna al premio Nobel Aung San Suu Kyi, non deve esimerci da alzare la piu' viva protesta in ogni sede internazionale per chiedere l'immediata liberazione dell'esponenete politica di opposizione al regime e di tutti i prigionieri politici. La giunta militare birmana continua forte della sua impunita' ad affamare il popolo ed a prendersi gioco di ogni norma internazionale sui diritti umani. Dobbiamo continuare a protestare fino a quando Aung San Suu Kyi non otterra' la completa liberazione.
mercoledì 12 agosto 2009
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