Il cosiddetto processo breve, peraltro gia' approvato dal Senato, e' un provvedimento piu' che necessario in un Paese, il nostro, dove si puo' arrivare a 17anni di dibattimenti prima della sentenza definitiva. La lunghezza dei processi e'motivo per cui l'Italia da sempre viene condannata dalla Corte Europea di giustizia, in quanto le lungaggini dei procedimentiprovocano danni irreversibili nei confronti di qualsiasiimputato. Basta con il chiacchiericcio estivo- conclude Boniver-torniamo alla buona politica.
martedì 31 agosto 2010
mercoledì 4 agosto 2010
Mozione Franceschini improponibile
La decisione presa da un nutrito gruppo di colleghi di astenersi nel voto sulla mozione di sfiducia presentata da Franceschini sul sottosegretario Caliendo e' improponibile e moralmente inaccettabile. Caliendo, che non e' neppure formalmente inquisito, merita un voto di contrasto ad una richiesta di dimissioni che non ha basi giuridiche e neppure di opportunita'. Certo, che se si vuole utilizzare il caso Caliendo come una sorta di 'sparo a Sarajevo', le conseguenze saranno inevitabili ed il voto anticipato un'ipotesi sempre piu'concreta.
In Libano dobbiamo continuare nostro impegno
Dobbiamo continuare non soltanto nel nostro impegno in Unifil ma soprattutto dobbiamo continuare, nel modo più importantepossibile, nel nostro contributo per la stabilizzazione e la pacificazione nonsolo del Libano ma di tutta l'area mediorientale. L'interesse dell'Italia è quello di sostenere una ricca e importante politica mediorientale e da molti decenni si sottolinea il ruolo italiano nei confronti non solo dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo ma di tutta l'area. La politica del Governo Berlusconi è molto condivisibile, molto chiara e molto diretta. L'Italia è schierata a fianco della grande democrazia israeliana ma, al contempo, intrattiene rapporti con tutti i Paesi, soprattutto quelli moderati, ma non solo, del Medio Oriente, proprio nel tentativo di dare un contributo definitivo, ci si augura, alla soluzione della questione israelo-palestinese.
Bersani sbaglia i calcoli
Bersani sbaglia profondamente i suoi calcoli: se il governo Berlusconi dovesse andare in crisi l'unicosbocco possibile sarebbe il voto anticipato. Lo impone la logica e la correttezza nei confronti di quei milioni di italiani che hanno votatoBerlusconi premier; lo impone la profonda onesta' intellettuale del presidente Giorgio Napolitano.
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