La decisione presa da un nutrito gruppo di colleghi di astenersi nel voto sulla mozione di sfiducia presentata da Franceschini sul sottosegretario Caliendo e' improponibile e moralmente inaccettabile. Caliendo, che non e' neppure formalmente inquisito, merita un voto di contrasto ad una richiesta di dimissioni che non ha basi giuridiche e neppure di opportunita'. Certo, che se si vuole utilizzare il caso Caliendo come una sorta di 'sparo a Sarajevo', le conseguenze saranno inevitabili ed il voto anticipato un'ipotesi sempre piu'concreta.
mercoledì 4 agosto 2010
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