L'elettrochoc inflitto al trattato di Lisbona dal no irlandese puo' essere di grande beneficio. L'Italia, paese fondatore dell'Unione, certamente confermera' il suo tradizionale attaccamento alla grandiosa costruzione europea che ha portato enormi vantaggi economici, dei quali l'Irlanda e' stato uno dei principali beneficiari. Non vogliamo cancellare la libera espressione del voto irlandese ma al contrario accorciare quelle distanze tra i cittadini e le istituzioni, che ogni tanto provocano gravi segnali d'allarme. Darei per scontata la ratifica da parte del nostro Parlamento, dopo che il vertice europeo di giovedi' dara' indicazioni su come affrontare l'empasse irlandese.
lunedì 16 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento