Raccapriccianti le accuse a Carla Bruni daparte del regime iraniano e ancora piu' deludenti le reazioni. Non basta indignarsi per protestare ma dobbiamo mobilitarci ulteriormente per evitare la lapidazione di Sakineh e il linciaggio di chi la difende. La pratica barbarica della pena di morte sotto qualsiasi forma e ancora piu' usando pietre di piccole dimensione per prolungare l'agonia dei condannati, e' assolutamente inaccettabile. Che queste cose accadano in un paese dell'importanza dell'Iran fa venire i brividi. A Carla Bruni la nostra solidarieta' e per Sakineh interventi sempre piu'pressanti dell'intera comunita' internazionale a cominciare dall'Italia.
mercoledì 1 settembre 2010
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