lunedì 28 novembre 2011
Rosalia D'Amato liberati dopo sette mesi.
Era iniziato il 21 aprile l'incubo, durato 7 mesi, per la motonave italiana Rosalia d'Amato, sequestrata nella notte dai pirati mentre navigava nel mare Arabico, trecento miglia ad est dell'isola di Socotra. Il cargo da 4.562 tonnellate, lungo 74 metri, della Perseveranza Spa di Navigazione Napoli, proveniente dal Brasile con un carico di semi di soia, era diretto verso l'Iran. A bordo della motonave 21 uomini di equipaggio, 6 italiani e 15 filippini. Un dramma che si e' aggiunto a quello della petroliera Savina Caylyn della societa' Fratelli D'Amato, sequestrata nell'Oceano Indiano due mesi prima, l'8 febbraio, con a bordo 5 italiani e 17 indiani. L'equipaggio e' in precarie condizioni igieniche ed e' stato sottoposto in piu' occasioni a maltrattamenti. Era stato richiesto un riscatto ma le trattative si erano interrotto dopo qualche settimana.Per le due navi italiane si era mmediatamente attivata la Farnesina, con le missioni nell'area di Margherita Boniver, l'inviato speciale del ministero degli Esteri per le emergenze umanitarie, e del sottosegretario Alfredo Mantica.
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