''La commissione europea non perde occasione di
mostrare una livida volonta' di interferire nella campagna elettorale italiana.
Ieri Malstroem, oggi Rehn parlano nel disperato tentativo di dimostrare che
solo i tecnici potranno salvare l'Italia. Tutto inutile, tutto grossolanamente
scorretto, per fortuna a parte la solita comunicazione sbilanciata, nessuno
prendera' nota''.
mercoledì 30 gennaio 2013
domenica 27 gennaio 2013
Su economia il governo tecnico ha fallito.
''E' sempre piu' evidente che il governo dei
tecnici ha totalmente fallito sui fondamentali economici. La diagnosi che Berlusconi fa, purtroppo non smentito della gravissima situazione economica dell'Italia farebbe capire
anche ad un cieco la necessita' e l'urgenza di invertire la rotta. Meno tasse sulle famiglie, meno tasse sulle imprese, meno tasse sul
lavoro sono la ricetta che il Pdl propone per rimettere in moto la macchina
produttiva del Paese severamente bastonata dal fisco, dalla mancanza di
credito, dall'austerita' imposta con le baionette fiscali.
sabato 26 gennaio 2013
Solidarietà a Lella Golfo
"In quanto fondatrice della Fondazione Bellisario
esprimo tutto il mio rammarico per l'esclusione dalle liste del Pdl dell'on.
Lella Golfo, presidente della piu' prestigiosa associazione di donne ed
imprenditrici in Italia e in Europa. La battaglia condotta in prima persona da Golfo, che ha
fatto approvare un'importantissima legge che obbliga a quote di genere nei Cda
delle aziende partecipate, e' diventata esempio in tutti i Paesi europei che
riconoscono all'Italia questo importantissimo passo in avanti contro le
discriminazioni ancora forti nei confronti delle donne professioniste
nel mondo del lavoro".
mercoledì 23 gennaio 2013
L'affare del MPS deve essere chiarito in Parlamento
"Quella che emerge riguardo all'affare del MPS
dovra' essere al piu' presto chiarito di fronte agli italiani. Chiediamo
l'urgente convocazione del governo in Parlamento per dare una visione
d'insieme, una rassicurazione ai risparmiatori e soprattutto una spiegazione
accurata delle dinamiche seguite dai dirigenti bancari che hanno portato a questa
gravissima situazione".
venerdì 18 gennaio 2013
Mali: situazione pericolosa.
Il precipitare della situazione, oramai di guerra aperta, in Mali e il frettoloso sostegno dei paesi europei all"e avanguardie francesi necessitano di un'immediata riflessione collettiva sulle prevedibili conseguenze in atto. Le incertezze delle organizzazioni regionali hanno palesemente provocato la giusta reazione delle forze armate francesi, pur tuttavia si dovra' mettere in conto una lunga vicenda d'intervento a sostegno dell'esercito del Mali per contrastare le imponenti conquiste territoriali compiute dalla jihad islamista in tutte le sue configurazioni. All'esodo dei rifugiati che trovano vie di fuga in Mauritania e in Burkina principalmente -aggiunge- deve essere data una coerente risposta umanitaria". "Palesemente si e' lasciata marcire una pericolosissima situazione sul terreno, per inciso vasto quanto l'Europa, teatro di violenze inaudite e presa di ostaggi di cui ricordiamo la tormentata vicenda di Rosella Urru. Fondamentale che il nuovo Parlamento sia investito della drammatica situazione e possa dare un consenso, ci auguriamo bipartisan, a questa difficile e lunga partita.
giovedì 17 gennaio 2013
Mali: la crisi è una minaccia diretta per l'Europa
"L'azione terroristica rivendicata da Al Qaeda con
il sequestro di quaranta persone in Algeria sembra fatto apposta per accelerare
un intervento sempre piu' coordinato in Mali. Domani il Consiglio europeo
decidera' le linee di azione per sostenere l'invio dei rinforzi francesi nel
paese saheliano caduto sotto il terrorismo qaedista. Anche l'Italia
partecipera' dal punto di vista logistico e si prevede un impegno di
addestratori per il debolissimo esercito maliano". La gravissima situazione che si sviluppata negli ultimi
anni in un'area vastissima a sud del Sahara affonda le radici nella lontana
guerra civile in Algeria e nelle piu' recenti operazioni militari in Libia. Lo spillover di queste due situazioni alimentato da un'attivita'
terroristica affiliata alle cellule di Al Qaeda in quest'immenso Paese rischia
di creare un nuovo Sahelistan, pericolosissimo per l'intera regione, con una crisi
umanitaria in atto di enormi proporzioni e quindi una diretta minaccia con
riflessi anche per i paesi europei".
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