Il crescendo degli attentati contro i militari Nato e, in particolare, i nostri soldati impegnati sul fronte afghano impone due strategie in contemporanea: la prima, ovviamente, e' quella di tutelare maggiormente, in ogni modo e con ogni mezzo, l'incolumita' di coloro che si impegnano nella quotidiana lotta contro il terrorismo e che aiutano, nel contempo, la popolazione civile a migliorare la propria, miserabile condizione economica. La seconda, di pari urgenza e importanza, e' quella di avviare, al piu' presto, una politica di conciliazione, suggerita dal presidente afghano Karzai, con quella parte di talebani disposta ad una trattativa e ad un armistizio. Si deve comunque, continuare con maggiore efficacia la lotta contro la coltivazione dell'oppio, di cui l'Afghanistan e', tutt'ora, il primo produttore al mondo.
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