Il risultato dell'improvvido voto segreto della Camera che ha bocciato una norma europea che prolunga il soggiorno degli immigrati clandestini fino sei mesi per procedere all'identificazione e all'espulsione e' un vero boomerang che si ritorcera' su tutte le amministrazioni locali, qualunque sia il colore politico. Ironia della sorte questa direttiva era nata in una riunione del Consiglio europeo a Tampere nel 1999, quando ministro degli Interni era Giorgio Napolitano. In quel Consiglio venivano gettate le basi di un regime comune in materia di asilo e di una politica dell'immigrazione legale, nonche' alla lotta contro l'immigrazione clandestina. E' singolare che la nostra sinistra sempre pronta ad incensare l'Europa abbia voluto con il voto segreto, un vero trabocchetto per qualsiasi maggioranza, porre l'Italia fuori dal contesto comunitario in una materia di assoluta priorita' ed emergenza qual e' il contrasto all'immigrazione clandestina. Quanto successo piu' che un incidente di percorso e' molto nocivo per il nostro Paese che si presenta a mani nude contro un epifenomeno in continua crescita, come ha dichiarato il presidente Barroso.
venerdì 10 aprile 2009
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