Ha preso avvio oggi una nuova operazione umanitaria a favore della popolazione libica promossa dalla Cooperazione allo Sviluppo italiana del ministero degli Affari Esteri con il supporto logistico e operativo del ministero della Difesa e l'attiva partecipazione della Regione Lazio tramite l'Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma. Lo rende noto la Farnesina.
Venendo incontro ad una specifica richiesta avanzata nel corso della sua ultima visita a Roma dal Presidente del Comitato Nazionale ad Interim libico, Mustafa Jalil, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha incaricato la Cooperazione di proseguire nella sua azione umanitaria volta a prestare cure mediche in Italia ed in Libia alla popolazione civile vittima del conflitto in corso.
Questa mattina un C130 dell'Aeronautica Militare, attrezzato per il trasporto di feriti, e' decollato da Pratica di Mare alla volta di Milano con il compito di rimpatriare in Libia i primi 9 cittadini libici dimessi, dopo appropriate cure specialistiche, dalle strutture ospedaliere della Regione Lombardia dove erano stati ricoverati lo scorso 8 aprile a seguito di un volo umanitario della Cooperazione Italiana. Lo stesso velivolo proseguira' successivamente alla volta di Bengasi con l'obiettivo di prendere a bordo ulteriori 25 feriti libici, tra cui minori, e 4 accompagnatori che verranno accolti per cure presso la struttura ospedaliera del San Camillo - Forlanini di Roma, individuata dalla Regione Lazio quale centro sanitario per le cure. A bordo vi sara' l'inviato di Frattini per le Emergenze umanitarie, Margherita Boniver, che con l'occasione avra' incontri in loco. A bordo vi sara' anche l'onorevole Gianni Vernetti, quale rappresentante della Commissione Esteri della Camera dei Deputati e gia' sottosegretario agli Affari Esteri, esperti tecnici e sanitari della Cooperazione Italiana nonche un team medico del Ministero della Difesa.
Sull'aereo - informa infine la nota - vi sara' anche un team medico dell'ospedale San Camillo-Forlanini che, in stretto coordinamento con i rappresentanti a Bengasi dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' e del Comitato Nazionale ad Interim, opereranno per le prossime settimane negli ospedali della citta' al fine di rafforzare le strutture mediche locali.(ANSA).
Venendo incontro ad una specifica richiesta avanzata nel corso della sua ultima visita a Roma dal Presidente del Comitato Nazionale ad Interim libico, Mustafa Jalil, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha incaricato la Cooperazione di proseguire nella sua azione umanitaria volta a prestare cure mediche in Italia ed in Libia alla popolazione civile vittima del conflitto in corso.
Questa mattina un C130 dell'Aeronautica Militare, attrezzato per il trasporto di feriti, e' decollato da Pratica di Mare alla volta di Milano con il compito di rimpatriare in Libia i primi 9 cittadini libici dimessi, dopo appropriate cure specialistiche, dalle strutture ospedaliere della Regione Lombardia dove erano stati ricoverati lo scorso 8 aprile a seguito di un volo umanitario della Cooperazione Italiana. Lo stesso velivolo proseguira' successivamente alla volta di Bengasi con l'obiettivo di prendere a bordo ulteriori 25 feriti libici, tra cui minori, e 4 accompagnatori che verranno accolti per cure presso la struttura ospedaliera del San Camillo - Forlanini di Roma, individuata dalla Regione Lazio quale centro sanitario per le cure. A bordo vi sara' l'inviato di Frattini per le Emergenze umanitarie, Margherita Boniver, che con l'occasione avra' incontri in loco. A bordo vi sara' anche l'onorevole Gianni Vernetti, quale rappresentante della Commissione Esteri della Camera dei Deputati e gia' sottosegretario agli Affari Esteri, esperti tecnici e sanitari della Cooperazione Italiana nonche un team medico del Ministero della Difesa.
Sull'aereo - informa infine la nota - vi sara' anche un team medico dell'ospedale San Camillo-Forlanini che, in stretto coordinamento con i rappresentanti a Bengasi dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' e del Comitato Nazionale ad Interim, opereranno per le prossime settimane negli ospedali della citta' al fine di rafforzare le strutture mediche locali.(ANSA).
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