Venerdì mattina all aeroporto di Fiumicino, al gate aspettando l'imbarco per Torino, si profila un discreto trambusto. Mi volto e vedo arrivare, circondato e protetto da quattro uomini in nero con la scritta Polizia, il rabbino capo Riccardo Di Segni in viaggio con la moglie. Al gruppetto si aggiungono subito altri due agenti di polizia, questa volta in divisa blu di ordinanza. Anche un estraneo si renderebbe conto dell eccezionalità della circostanza, e infatti c'e, nella fila gia' composta per salire sull'aereo, una curiosita' diffusa ma discreta.
Mi vengono in mente di colpo i possibili motivi di tanta tutela: minacce, scritte e verbali, anatemi vari, fatwe,insulti, mobbing, chissà. Ma forse e' solo ordinario antisemitismo. Già formulare quest'ultima ipotesi mi fa venire i brividi.
Mi avvicino a Di Segni per salutarlo e penso che tutto questo e' semplicemente indecente: siamo in Italia ! Quasi quasi vorrei chiedergli scusa.
P.S. Questo blog lo dedico alla mia amica e collega Fiamma Nirenstein, sotto scorta dal 2001..........
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