(ANSA) - GIBUTI , 6 LUG - Gibuti, piccolo stato africano affacciato sul golfo d'Aden, ha assicurato ancora una volta all'Italia il suo ''pieno appoggio'' per combattere la pirateria somala e, in particolare, per ottenere la liberazione delle due navi italiane ancora sotto sequestro, ma rivendica la necessita' di un approccio piu' muscolare verso i pirati. E' quanto il premier gibutino Dileita Mohammed Dileita, ha sottolineato incontrando oggi Margherita Boniver, inviato speciale per le emergenze umanitarie del ministro degli Esteri, Franco Frattini, in missione in Corno d'Africa proprio per affrontare la questione della pirateria. Per Gibuti - importante rotta petrolifera e unico tra i paesi africani ad ospitare una base militare Usa - il pattugliamento effettuato dall'Ue (operazione Atlanta) e dalla Nato (Ocean Shield) nel golfo di Aden, il piu' tempestato dall'attivita' piratesca, non e' sufficiente a debellare l'industria ormai sofisticata messa in piedi dai pirati somali. ''Vanno affondate le navi madri dei pirati'', e' il suggerimento avanzato dal premier di Gibuti, come riferito da Boniver.
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