venerdì 6 luglio 2012

Nigeria: aiutiamo il governo a difendere i cristiani


(AGI) - Abuja, 5 lug. - Il rappresentante della comunita' cattolica ha confermato "l'aumento del grado di rischio" per i fedeli cristiani che sta portando anche a "un netto calo della partecipazione dei credenti alla santa messa". Giugno scorso e' stato un mese 'nero' per i cristiani della Nigeria, con  numerose chiese attaccate per tre domeniche consecutive (il 3, il 10 e il 17) in diverse aree del Nord del Paese, l'area piu' colpita dalle azioni del gruppo terroristico di matrice islamica, Boko Haram. Umorem ha espresso "preoccupazione sulle reali capacita' del governo centrale di garantire sicurezza ai cittadini e fermare la spirale di violenze nella nazione", pur riconoscendo "le difficolta' oggettive della lotta al terrorismo". Boniver ha garantito tutto il sostegno italiano al governo di Abuja, in linea con il "successo" dei corsi di formazione in Italia rivolti a funzionari nigeriani di polizia, diplomatici, agenti doganali. "Tutti gli interlocutori con cui ho parlato, sia esponenti istituzionali sia religiosi", ha sottolineato Boniver, "mi hanno confermato che in Nigeria non e' in atto una guerra di religione, ma una strategia 'politica' e un disegno cinico per detabilizzare la nazione". Boniver lascia la Nigeria con la consapevolezza che "le autorita' nigeriane sono consapevoli delle difficolta' del contesto in cui operano", ma allo stesso tempo "sono fiduciosi che riusciranno ad arginare la violenza e a sconfiggere l'estremismo terroristico". 
 Grazie a una strategia, ha concluso Boniver, "non impostata piu' esclusivamente sulla tolleranza zero e sulla militarizzazione del territorio", bensi' "attraverso il dialogo" e, soprattutto, attraverso "politiche di riduzione della poverta', della disoccupazione, dell'innalzamento del livello medio d'istruzione", le vere cause dove si annida e affonda le radici il malcontento popolare. (AGI)

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