(AGI) - Abuja, 4 lug. - I rapporti bilaterali tra
Nigeria e Italia "sono molto buoni". Lo conferma Margherita Boniver, inviato
speciale per le Emergenze umanitarie del ministro degli Esteri, impegnata in
una missione di due giorni ad Abuja, la capitale nigeriana. Al termine di un
colloquio "cordiale e costruttivo" con il ministro della Polizia,
Caleb Olubolade, l'onorevole Boniver ha sottolineato "l'importanza e la necessita'
di confermare" i numerosi corsi di formazione e addestramento in Italia
rivolti a funzionari nigeriani impegnati nei settori delle relazioni
internazionali e della sicurezza interna: diplomatici, guardie di frontiera e doganali,
agenti di polizia. Non a caso, ha raccontato Boniver, "il ministro
Olubodale ha sottolineato che una delle principali preoccupazioni del governo
di Abuja e' la scarsa efficacia dei controlli alle frontiere nel Nord del
Paese". In effetti le autorita' locali non fanno mistero dell'estrema
porosita' dei confini nigeriani: dallo scorso gennaio l'esecutivo ha chiuso le
frontiere terrestri nello stato federale di Borno, nel nord-est della Nigeria,
l'unico del Paese ad avere tre confini internazionali: si stima che a Borno ci
siano almeno 100 valichi di frontiera illegali, a fronte dei dieci ufficiali.
In compenso, l'inviato del ministro degli Esteri Giulio Terzi, ha ricevuto
dalla controparte nigeriana rassicurazioni sulle condizioni di sicurezza ad
Abuja dopo l'attentato di ieri sera nel pieno centro della citta', il secondo
in poco piu' di dieci giorni. Per Boniver, invece, "in questa seconda visita
in Nigeria in due mesi ho percepito un livello di allarme in crescita: mi hanno
affidato, contrariamente alla precedente missione, due agenti di scorta; per le
strade ho visto piu' posti di blocco e check-point; per entrare in albergo,
poi, si devono affrontare controlli come se si andasse in aeroporto".
(AGI)
giovedì 5 luglio 2012
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