venerdì 26 ottobre 2012

Afghanistan: ripensamento concordato sulla nostra presenza

"Il cinquantaduesimo militare italiano caduto in Afghanistan e l'odierno attentato contro un mezzo del nostro esercito deve indurre il Governo e il Parlamento ad una riflessione profonda e soprattutto ad una disamina disincantata della missione internazionale e della partecipazione italiana in quel Paese. C'e' una palese asimmetria tra la presenza dei contingenti europei dopo la decisione del Presidente francese di accelerare il ritiro del loro contingente ben prima del termine stabilito in sede NATO. Credo che un ripensamento concordato con i nostri alleati non sarebbe sbagliato soprattutto se servisse a tutelare ancora meglio la nostra presenza"

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