Siamo tutti colpiti da un’ondata di caldo e da un tsunami di garantismo: speriamo che non colpisca Clementina Forleo.
martedì 24 luglio 2007
Grave la perdita di Zahir Shah simbolo della pacificazione afgana
La morte del ex sovrano Mohammed Zahir Shah e' una grave perdita per l'Afghanistan, che aveva visto nel suo rientro in patria, dopo trent'anni di esilio in Italia, un simbolo di pacificazione e di democrazia per l'intera nazione. La sua costituzione varata nel '63 e' stato un documento fondamentale che ha dato molte libertà quello sfortunato Paese e che e' diventata la base della carta costituzionale dell'Afghanistan di Karzai. Conoscevo Zahir Shah dal 1980, quando con Norberto Bobbio, Carlo Ripa di Meana e un folto gruppo di intellettuali francesi avevo costituto un'aggregazione di sostegno per la resistenza afgana, allora in lotta contro l'invasione sovietica. Ho poi riaccompagnato l'ex sovrano a Kabul nell'aprile del 2003, in un commovente viaggio all'indietro, per riabbracciare dopo lunghi decenni di esilio nel nostro Paese il suo popolo. Delegata per l'Asia nel governo Berlusconi ho visitato l'Afghanistan innumerevoli volte ed ogni volta ho fatto visita all'anziano sovrano che ha sempre ringraziato il nostro Paese per l'ospitalità che gli aveva concesso.
venerdì 20 luglio 2007
Padre Bossi libero: premiato gioco di squadra
Sono commossa, felice della notizia non vedo l'ora di poter conoscere personalmente padre Bossi che rappresenta un mondo che va ammirato. 'Credo sia stato premiato un buon gioco di squadra e, naturalmente, la piena collaborazione dei nostri amici filippini.
mercoledì 18 luglio 2007
E' gioco delle parti concorcordato in vista dell'arrivo di T. Blair?
Confesso che faccio fatica a non farmi prendere dall'indignazione per la spettacolare apertura fatta dal nostro ministro degli Esteri ad Hamas. Non sorprende tanto la sostanza di questa disponibilità, peraltro già nota, quanto il momento scelto per farla. Sappiamo che arriva in Italia Tony Blair e mi chiedo se la posizione italiana faccia parte di un sottile e sofisticato gioco diplomatico, per intenderci, un gioco delle parti concordato. Se così non fosse il nostro Paese si troverebbe in una posizione tale da contrapporsi alle ultime mosse del 'quartetto' che ha finalmente resuscitato il processo di pace con l'apertura di credito politico ed economico nei confronti di Abu Mazen e l'isolamento proprio di Hamas, considerato da tutta la U.E. una formazione terrorista.
lunedì 16 luglio 2007
Innocenti gli infermieri condannati
Noi siamo certi dell'innocenza delle infermiere bulgare e del medico palestinese condannati a morte in Libia e ci auguriamo che il Consiglio libico delle supreme istanze possa commutare la pena capitale, che andrebbe abolita per sempre". "Tuttavia non dobbiamo dimenticare la tragedia che ha colpito centinaia di bambini libici e le loro famiglie nei confronti dei quali speriamo nella massima mobilitazione della comunità scientifica per evitare il ripetersi di tali sofferenze.
venerdì 6 luglio 2007
Boniver incontra il capo delle Forze Armate Filippine
PADRE BOSSI: BONIVER INCONTRA CAPO FORZE ARMATE FILIPPINE = (ASCA-AFP) - Manila, 6 lug - L'inviato del governo italiano nelle Filippine, l'ex-sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver, ha incontrato il capo delle forze armate filippine, il generale Hermogenes Esperon, per fare il punto della situazione circa le ricerche di padre Giancalrlo Bossi, il missionario del POntificio istituto missioni estere (Pime) rapito il mese scorso nel sud delle Filippine. Il portavoce delle forze armate, Bartolome Bacarro, riferisce che il generale Esperon ha assicurato alla Boniver che oltre un migliaio di soldati e circa 200 soldati stanno cercando il missionario e che ''il numero degli uomini impegnati nella ricerca e' sufficiente per svolgere con successo le operazioni''. Stando a quanto fatto sapere da Bacarro, il capo delle forze armate avrebbe garantito all'inviato italiano che ''ci sono sviluppi positivi'' nelle operazioni di localizzazione di padre Bossi. Margherita Boniver ha espresso il proprio apprezzamento per quanto stanno facendo le autorita' delle Filippine.
giovedì 5 luglio 2007
Berlusconi: Boniver nelle Filippine
ISLAM: BERLUSCONI, BONIVER NELLE FILIPPINE PER AZIONE PIU' INCISIVA DI QUELLA FATTA FINORA Roma, 4 lug. - (Adnkronos) - "Noi abbiamo inviato una nostra validissima parlamentare per dare vita a un'iniziativa piu' incisiva e efficace rispetto a quella fatta finora da chi avrebbe dovuto intervenire in modo piu' concreto". Cosi' il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, arrivato in piazza Santi Apostoli per il corteo 'Salviamo i cristiani', ha parlato dell'impegno per la liberazione di padre Bossi, il religioso rapito nelle Filippine, paese asiatico dove si e' diretta una missione italiana di cui fa parte la deputata di Forza Italia ex ex sottosegretaria agli Esteri Margherita Boniver.
Presto un canale per le trattative
PADRE BOSSI:BONIVER,SPERO PRESTO CANALE TRATTATIVE CREDIBILE EX SOTTOSEGRETARIO A MANILA IN COORDINAMENTO FARNESINA E S.SEDE (ANSA) - ROMA, 4 LUG - Aprire al piu' presto un ''canale di trattative credibile'' per restituire alla famiglia padre Giancarlo Bossi, il missionario di Abbiategrasso rapito nelle Filippine il 10 giugno scorso. E' l'obiettivo a cui mira la missione dell'ex sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver inviata nelle Filippine per contatti al massimo livello con le autorita' e l'intelligence locali nell'ambito delle iniziative promosse dal Governo italiano per liberare padre Bossi, missionario del Pontificio Istituto delle missioni estere (Pime), del quale non si hanno notizie certe dal giorno del sequestro avvenuto nella provincia di Zamboanga Sibugay. Raggiunta al telefono durante uno scalo del viaggio (l'arrivo a Manila e' previsto domani), Boniver - che conosce bene l'area del rapimento grazie ai cinque anni di attivita' come sottosegretario agli esteri con delega per l'Asia – ha detto che al suo arrivo nella capitale incontrera' subito il presidente della Repubblica, Gloria Arroyo , per cominciare a fare il punto sulla vicenda. ''Cerchero' di far innalzare al massimo l'impegno gia' profuso dal governo, dalle autorita' militari e dall'intelligence filippini per ottenere dei segnali quantomeno concreti'', ha spiegato Boniver, che e' accompagnata nella missione da funzionari dell'Unita' di crisi della Farnesina e che si mantiene in stretto coordinamento e costante collegamento con il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, l'ambasciata d'Italia a Manila e la Santa Sede. Dalle informazioni ricevute dall'Unita' di crisi e dall'ambasciatore Rubens Anna Fedele con cui c'e' un filo diretto, Boniver ha riferito di aver tratto l'impressione che ''ci sia un aumento delle voci, tutte da riscontrare, che riguardano un intensificarsi di contatti apparenti tra l'intelligence filippina e i presunti rapitori di padre Bossi''. A Manila l'ex sottosegretario, oltre al presidente Arroyo, incontrera' anche il premier, il ministro degli interni e lo speaker del Parlamento Jose' Da Venecia.
lunedì 2 luglio 2007
Padre Bossi, Farnesina attiva.
PADRE BOSSI: BONIVER, PREOCCUPAZIONE MA FARNESINA ATTIVA (AGI) - Roma, 2 lug. - "Purtroppo non ci sono stati segnali da parte dei rapitori e fino ad ora non e' stato possibile aprire un canale ufficiale per la liberazione. Questo e' un dato preoccupante". Lo afferma Margherita Boniver, esponente di Forza Italia, sottosegretario agli esteri nella passata legislatura, che domani partira' per le Filippine per contribuire alla liberazione di Padre Bossi, rapito da 21giorni, nell'Isola di Mindanao. Boniver, pero', smorza le polemiche giunte dalla Cdl e conferma che il ministero degli Esteri e' impegnato per la liberazione. "Poco tempo fa avevo detto che se sarebbe stato utile sarei partita per le Filippine per mettere a disposizione le mie conoscenze, a cominciare dal presidente delle Filippine Gloria Macapagal Arroyo assieme con altri esponenti del governo". Per quanto riguarda le accuse dell'opposizione di 'silenzio assordante' da parte dei media e delle istituzione sul sequestro del prete missionario, l'esponente di Fi aggiunge: "Sono d'accordo con l'opposizione quando parla di silenzio dei mezzi di informazione, in primis la carta stampata e le televisioni, ad eccezione di Radio Radicale e l'Avvenire, che non si sono occupati con sufficiente attenzione del rapimento di un eroe. Basta fare il confronto con altri rapimenti, come quello delle 'due Simone', o quello di Daniele Mastrogiacomo, dove il tam tam mediatico era continuo. Per Padre Bossi il tam tam mediatico e' stato silenzioso. Al contrario la Farnesina si e' attivata subito".
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