Berlusconi e' stato un alleato essenziale degli americani in un momento terribile, forse il più difficile nella loro storia dopo l'11 settembre. Chiedere oggi che si penta della difficile decisione di mandare i nostri soldati in Iraq, nel 2004, in un operazione di pacificazione e' infantile, oltreche inutile. Non vedo Berlusconi cospargersi il capo di cenere per lo straordinario rapporto che ha saputo costruire e consolidare, anche a livello personale, con il presidente Bush. Ricordo, comunque, che il suo intervento al Congresso Americano nel febbraio 2006 ebbe una standing ovation rigorosamente bipartisan. Sono certa che le relazioni con il neo eletto presidente Obama saranno altrettanto forti e cordiali.
venerdì 7 novembre 2008
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