Ha avuto, per me, un particolare significato, incontrare, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la responsabile del progetto di ActionAid, Nasima Rahmani, che lotta per contrastare le discriminazioni e gli abusi subiti dalle donne afghane. Incaricata dal presidente della Camera Gianfranco Fini, di tenere i rapporti istituzionali con l'Afghanistan e con il Pakistan, l'incontro si e' tenuto a Montecitorio con la leader delle donne afgane, La Rahmani ha espresso grande preoccupazione per la attuale situazione di degrado nella quale versa lo stato della sicurezza nel suo Paese. La sua vicenda personale, e' toccante: iscritta alla facolta' di legge di Kabul nel '92 ha potuto laurearsi soltanto 11 anni dopo perche', nel frattempo, con il regime dei talebani, ogni accesso all'istruzione, per le donne, era severamente proibito. L'unica buona notizia dall'Afghanistan, oggi, e' l'arresto dei 10 filo-talebani, responsabili di aver sfregiato con l'acido, nei giorni scorsi, un gruppo di ragazze afghane, tutte minorenni, che uscivano dalla scuola di Kandar.
mercoledì 26 novembre 2008
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