La decisione della Cassazione che autorizza la sospensione dell'alimentazione forzata, durata 17 anni, di Eluana Englaro non manchera' di suscitare forti polemiche. Voglio comunque rendere omaggio alla battaglia di amore e di trasparenza della famiglia Englaro che si e' battuta strenuamente per dare attuazione ai desideri espressi dalla loro figliola. Mi auguro che questa sentenza serva da stimolo affinche' il Parlamento possa approvare nei modi e nei tempi dovuti un disegno di legge equilibrato che riconosca il diritto all'autodeterminazione dell'individuo e, nel contempo, il diritto all'obiezione di coscienza dei medici. Cerchero', con i colleghi firmatari del disegno di legge presentato ieri alla Camera di portare avanti una battaglia di laicita' su un tema cosi' delicato e insieme urgente che non deve diventare oggetto di crociate ideologiche e religiose.
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