martedì 3 marzo 2009

Lo stop a Oasis testimonia che in Cina nulla cambia

Lo stop imposto dalle autorita' cinesi al tour degli Oasis avviene alla vigilia del fatidico 10 marzo 1959, che anche quest'anno verra' ricordato in tutto il mondo come il giorno in cui il Tibet perse la sua autonomia e il Dalai Lama fu costretto ad andare in esilio. Da quel lontano 1959 nulla e' cambiato. Oggi il Dalai Lama non rivendica l'indipendenza ma ogni anelito di autonomia e difesa della sua antichissima cultura viene duramente represso. Continuiamo ad invocare il dialogo diretto tra Pechino e sua santita' il Dalai Lama nel pieno rispetto della tutela dell'identita' tibetana all'interno del principo 'one land one China'. Quest'anno la data del 10 marzo sara' particolarmente commovente, perche' solo pochi mesi fa, prima dell'apertura delle Olimpiadi di Pechino, tutti ricorderanno con quanta durezza vennero stroncati i moti a Lhasa, che videro protagonisti tanti giovani e giovanissimi tibetani.

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