mercoledì 26 maggio 2010

Il Libia UE inadempiente

In Libia, in materia di controllo dell'immigrazione clandestina, l'Unione europea e'''inadempiente''. E' questa la ''lamentela'' raccolta dal presidente del Comitato parlamentare Schengen-Europol eimmigrazione, Margherita Boniver, che stamattina a Tripoli ha incontrato il viceministro degli Esteri e capo negoziatore conl'Ue, Abdelati al Obeidi. L'esponente del governo di Muammar Gheddafi ha sottolineato nell'incontro con la delegazione guidata da Boniver che ''se l'Italia ha fatto la sua parte sul fronte del contrasto dell'immigrazione illegale, l'Ue no''. In particolare, ha spiegato Boniver, da parte di Tripoli si sottolinea che Bruxelles non sta prestando fede all'accordo siglato nel 2007 con il commissario Ferrero Waldner, che prevedeva un controllo congiunto delle frontiere terrestri e dello spazio aereo. Un impegno che, al contrario, l'Italia haconfermato nello storico trattato siglato nell'agosto 2008 a Bengasi dal premier Silvio Berlusconi e dal colonnello Gheddafi, nel quale si prevedeva l'istituzione di un sistema dimonitoraggio, anche satellitare, delle frontiere desertiche nel Sud della Libia, per una spesa complessiva di 300 milioni di euro da sostenere al 50% da parte italiana e al 50% da parte europea. Come spiegato dall'ambasciatore d'Italia a Tripoli, Francesco Paolo Trupiano, anch'esso presente all'incontro della delegazione Schengen con Obeidi, da quando nel maggio 2009 e' entrato in funzione il pattugliamento congiunto italo-libichedelle coste, il flusso di clandestini si e' notevolmente ridotto da una parte per l'effetto dissuasivo nei confronti deiclandestini stessi e, dall'altro, per gli ottimi risultati ottenuti a livello di scambio di informazione tra le Polizie diRoma e Tripoli, che ha di fatto inaridito il traffico di esseri umani. Un duro colpo all'immigrazione illegale e' rappresentato dalla legge entrata in vigore nei giorni scorsi in Libia, che, per la prima volta, prevede il reato della tratta diclandestini. Grazie ad una serie di retate, sono finite agli arresti oltre 400 persone negli ultimi due mesi. Dopo il faccia a faccia con Al-Obeidi - gia' negoziatore conla comunita' internazionale sui casi Lockerbie e poi su quello delle infermiere bulgare - la delegazione guidata dal presidenteBoniver avra' nella capitale libica colloqui con altri esponenti del governo e rappresentanti di organizzazioni internazionaliche operano sul territorio nordafricano.(ANSA).

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