giovedì 27 maggio 2010

Immigrati: Con Libia raggiunto linguaggio comune.

Tripoli, 27 mag - Traccia un bilancio estremamente positivo Margherita Boniver, presidente del Comitatoparlamentare Shengen, al termine della missione che ha portato una delegazione composta da sei parlamentari (oltre alla Boniver, il vice presidente Ivano Strizzolo del Pd,Vincenzo Taddei e Ida D'Ippolito Vitale del Pdl, TeresioDelfino Udc e Piergiorgio Stiffoni Lega) in Libia per una serie di incontri con le autorita' del governo di Tipoli ed una visita al campo di trattenimento per gli immigrati diTwisha, lo stesso visitato nei mesi scorsi dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. '''Abbiamo potuto constatare - ha detto la Boniver al termine della due giorni in Libia - che ormai con questo paese, assolutamente cruciale per la stabilita' dell'intera area mediterranea, c'e' un linguaggio comune, che e' quello della responsabilita' e, contemporaneamente, della necessaria fermezza e umanita' nel trattare questioni che riguardano centinaia di migliaia di persone spinte a migrare da fame e guerre''. Il presidente del Comitato Schengen ha definito la Libia''un paese speciale nel Nord Africa nell'accoglienza e nel transito di milioni di immigrati. Qui ci sono numeri eloquenti se se pensa che si stimano in Libia (con una popolazione inferiore ai 6 milioni di abitanti) almeno due milioni di immigrati''. Nei due giorni a Tripoli la delegazione del Parlamento italiano ha incontrato i vertici dei ministeri degli esteri e dell'interno del governo di Gheddafi, il presidente dellaCommisioni esteri Suleiman Shuhumi e il presidente delParlamento Al-Zwei. ''Il livello dei colloquipolitico-istituzionali - ha commentato la Boniver - e' stato piu' che soddisfacente e di straordinario interesse. Da parte libica ho potuto ascoltare un linguaggio di responsabilita', collaborazione e consapevolezza delle questioni in campo. Ma soprattutto, abbiamo constatato la bonta' e l'intelligenza dell'accodo tra Italia e Libia che ha dato frutti positivi sia dal punto di vista economico e di una legislazione meno punitiva per le aziende italiane, che portato risultati diefficacia nella delicata questione del contrasto all'immigrazione clandestina''.

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