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Bersani ha torto, non c'e' nessun tsunami di
devastazione nel Pdl, ma al contrario soffia un vento di ritrovato orgoglio e
unita'. La
conclusione unitaria dei lavori dell'ufficio di presidenza del Pdl parla
chiaro: nei momenti di difficolta' e' fondamentale fare quadrato. La segreteria
Alfano esce rafforzata dal via libera alle primarie con le quali il partito
tutto dovra' impegnarsi. Berlusconi, nel suo intervento introduttivo, ha tracciato
quello che potrebbe essere il programma elettorale di un Pdl rinvigorito.
Si tratta di un'alternativa a una possibile vittoria delle sinistre
alle elezioni politiche basata su una piattaforma di politiche economiche e
della crescita che possano invertire la rotta di disastrose politiche
recessive, di disoccupazione alle stelle e di depressione dei consumi e del
reddito delle famiglie. Appare, basta guardare alla Grecia che la linea traumatica dell'austerita' imposta spinga i
paesi dell'Europa meridionale verso una spirale di disperazione.
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