Era inevitabile che la violenza verbale contro Berlusconi dilagasse su Facebook. Da anni, in Italia ma non solo, in un crescendo scomposto ed abnorme, le varie opposizioni, politiche e della cosiddetta societa' civile, incitano alla distruzione della figura del premier. Le migliaia di persone che si sono iscritte alla pagina di Facebook invocando l'uccisione del leader del Pdl, non fanno altro che seguire un copione gia' scritto da irresponsabili. 'Ha fatto bene la Procura di Roma ad aprire un'indagine che ci auguriamo sia severissima. Piena solidarieta' a Berlusconi, vero e proprio bersaglio di un'inaudita campagna di odio personalizzata ed altrettanta solidarieta' al Guardasigilli Alfano che ha invocato l'intervento della magistratura.
giovedì 22 ottobre 2009
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