LIBIA: BONIVER, MISSIONE UMANITARIA ITALIANA SARA' MODULARE(ANSA) - TUNISI, 7 MAR - La missione umanitaria italiana in Tunisia, per contribuire alla soluzione del problema dei rifugiati dalla Libia, non sara' ''ingabbiata'' su schemi precostituiti, ma ''sara' modulata e rimodulata''. Lo ha detto Margherita Boniver, inviata speciale del ministro degli Esteri per le emergenze umanitarie, a conclusione dell'incontro che ha avuto questa mattina, a Tunisi, con il sottosegretario per i problemi legati agli aiuti umanitari tunisino, Nuisser. Un esperto del settore, ha ribadito Margherita Boniver, ricordando la sua lunga militanza all'Unhcr e all'Onu.
Quello con Nuisser e' stato un incontro certamente proficuo perche', ha detto ancora Boniver, si e' registrata una piena concordanza su quelli che debbono essere gli obiettivi della missione italiana e, soprattutto, come essa si dovra' sviluppare nel tempo, non facendo soltanto fronte all'emergenza, ma anche adattandosi a tutte le esigenze che dovessero venire a determinarsi nel medio periodo. Margherita Boniver, accompagnata dall'Ambasciatore Piero Benassi, ha anche voluto sottolineare la ''valenza politica della decisione italiana che va ben oltre l'esigenza di affrontare un'emergenza, ma vuole essere anche un atto concreto di vicinanza ai tunisini che tanto si stanno spendendo su questo problema nonostante stiano attraversando il delicatissimo periodo della transizione''. La modularita' della missione e' stato un punto su cui la Boniver ha insistito, soprattutto nella considerazione che quanto sta accadendo in questi giorni al confine tra Libia e Tunisia potrebbe mutare di profili con il cambiare dei flussi in arrivo dl paese del colonnello Gheddafi. A tal proposito l'inviato speciale del ministro Frattini ha posto l'accento sull'''emergenza'' che si e' creata intorno alle migliaia di cittadini del Bangladesh che si trovano in condizioni di disagio e verso i quali l'Italia ha teso la mano. Cosi' come e' stato fatto, ha ricordato, per alcune centinaia di maliani, che sono stati rimpatriati, a Bamako, grazie ai C-130 dell'Aeronautica militare. Nel corso dell'incontro con il sottosegretario Nuisser, pur se l'argomento non era nell'''agenda'', si e' parlato del problema delle migliaia di persone che, dalla Tunisia, stanno raggiungendo l'isola di Lampedusa. Al sottosegretario tunisino, la Boniver ha fatto presente l'impegno con cui l'Italia sta affrontando questa nuova ondata di sbarchi e che comunque resta un problema che deve avere il conforto e la collaborazione di tutti per potere essere portato a soluzione. Quella cominciata ieri sera non sara' l'ultima visita di Margherita Boniver in Tunisia, appunto per quella ''modularita''' che sara' imposta alla missione. Le altre visite, grazie anche alle considerazioni e agli elementi forniti dagli esperti del ministero degli Esteri, cosi' come delle agenzie internazionali, serviranno quindi ad adattare, volta per volta, l'impegno italiano in Tunisia, un impegno, ha detto ancora l'inviato speciale del ministro degli Esteri, che va ben oltre il semplice significato materiale degli aiuti. (ANSA).
Quello con Nuisser e' stato un incontro certamente proficuo perche', ha detto ancora Boniver, si e' registrata una piena concordanza su quelli che debbono essere gli obiettivi della missione italiana e, soprattutto, come essa si dovra' sviluppare nel tempo, non facendo soltanto fronte all'emergenza, ma anche adattandosi a tutte le esigenze che dovessero venire a determinarsi nel medio periodo. Margherita Boniver, accompagnata dall'Ambasciatore Piero Benassi, ha anche voluto sottolineare la ''valenza politica della decisione italiana che va ben oltre l'esigenza di affrontare un'emergenza, ma vuole essere anche un atto concreto di vicinanza ai tunisini che tanto si stanno spendendo su questo problema nonostante stiano attraversando il delicatissimo periodo della transizione''. La modularita' della missione e' stato un punto su cui la Boniver ha insistito, soprattutto nella considerazione che quanto sta accadendo in questi giorni al confine tra Libia e Tunisia potrebbe mutare di profili con il cambiare dei flussi in arrivo dl paese del colonnello Gheddafi. A tal proposito l'inviato speciale del ministro Frattini ha posto l'accento sull'''emergenza'' che si e' creata intorno alle migliaia di cittadini del Bangladesh che si trovano in condizioni di disagio e verso i quali l'Italia ha teso la mano. Cosi' come e' stato fatto, ha ricordato, per alcune centinaia di maliani, che sono stati rimpatriati, a Bamako, grazie ai C-130 dell'Aeronautica militare. Nel corso dell'incontro con il sottosegretario Nuisser, pur se l'argomento non era nell'''agenda'', si e' parlato del problema delle migliaia di persone che, dalla Tunisia, stanno raggiungendo l'isola di Lampedusa. Al sottosegretario tunisino, la Boniver ha fatto presente l'impegno con cui l'Italia sta affrontando questa nuova ondata di sbarchi e che comunque resta un problema che deve avere il conforto e la collaborazione di tutti per potere essere portato a soluzione. Quella cominciata ieri sera non sara' l'ultima visita di Margherita Boniver in Tunisia, appunto per quella ''modularita''' che sara' imposta alla missione. Le altre visite, grazie anche alle considerazioni e agli elementi forniti dagli esperti del ministero degli Esteri, cosi' come delle agenzie internazionali, serviranno quindi ad adattare, volta per volta, l'impegno italiano in Tunisia, un impegno, ha detto ancora l'inviato speciale del ministro degli Esteri, che va ben oltre il semplice significato materiale degli aiuti. (ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento