Il caso Contrada sta scivolando lungo una china pericolosa. Ricordo che l'ex funzionario di Polizia non ha chiesto la grazia ma solo la legittima revisione del suo processo. Ora urge che venga scarcerato per gravi motivi di salute, poi serve mettere mano al Codice per eliminare il reato di concorso esterno in associazione mafioso, reato crepuscolare, indegno di qualsiasi stato di diritto.
venerdì 28 dicembre 2007
giovedì 27 dicembre 2007
Ue e Italia aiutino il Pakistan
L'uccisione della leader dell'opposizione pachistana, Benazir Buttho, durante un comizio, rappresenta una tragedia immane, anche perche' segue di poche ore l'attentato a cui e' scampato l'altro leader dell'opposizione Nawaz Sharif. L'integralismo estremista di stampa alquaidista destabilizza in questo modo il Paese asiatico creando una situazione esplosiva. Ora, solo il presidente Pervez Musharraf rappresenta una possibilita' fragile per erigere l'ultimo baluardo per fronteggiare il fanatismo prima che la situazione diventi irrimediabile. Non solo gli Stati Uniti ma anche l'Unione Europea e quindi l'Italia aiutino quelle forza politiche, come il partito del popolo pakistano della defunta Benazir Buttho a far fronte a questa emergenza nazionale che sta devastando il Pakistan e ha trovare la via democratica per governare questo grande Paese.
mercoledì 26 dicembre 2007
Contrada: grati a Napolitano per sensibilità
Siamo molto grati al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha dimostrato grande sensibilita', inoltrando al guardasigilli, la richiesta di grazia per Bruno Contrada, il cui stato di salute suscita il massimo allarme. Sono stupita che Rita Borsellino si opponga. Non si difende, credo, la memoria del fratello Paolo, assassinato barbaramente dalla mafia, infierendo su un servitore dello stato come Contrada, in difesa del quale si sono espresse le piu' alte cariche istituzionali. Contrada, che non chiede la grazia, merita la scarcerazione immediata per motivi di salute ma anche la revisione del processo, cosi come egli chiede. Ricordiamo che e' stato condannato per un reato degno dell'inquisizione, come l associazione mafiosa esterna, e soprattutto in base alle testimonianze di mafiosi pluriomicidi, così detti pentiti
sabato 22 dicembre 2007
Gara di gaffes tra Amato e Padoa-Schioppa.
Il ritiro del dl sicurezza e' l'ennesimo segnale che e' in corso una nobile gara tra i ministri Amato e Padoa Schioppa, su chi colleziona il maggior numero di gaffes istituzionali. Sicurezza, Guardia di Finanza e Rai sono tutte materia di primario interesse in una democrazia funzionante. I due guastatori dovrebbero tratte le uniche conclusioni possibili: le dimissioni.
lunedì 17 dicembre 2007
Dalai Lama: balletto ridicolo di Prodi e compagni.
La ragione di stato evocata da Prodi per giustificare il mancato ricevimento del Dalai Lama da parte del Governo italiano e' la classica ciliegina sulla torta, che ha visto il balletto un po' ridicolo di tanti componenti del Governo che non hanno saputo dimostrare la dignita' di ricevere la massima autorita' religiosa buddista. Ora, si presuppone che la stesa ragione di stato occupi tutto il tempo disponibile di Palazzo Chigi per fare pulizia etnica alla Rai piuttosto che alla Guardia di Finanza. La vicenda del Dalai Lama non fa onore al Governo italiano che predica bene sul rispetto dei diritti umani ma alla prima occasione volta la testa dall'altra parte.
La Giornata Europea
Il 18 dicembre a Parigi ha luogo la Giornata Europea organizzata dall’UMP (il partito di Sarkozy) .
All’incontro sono invitati i rappresentanti dei partiti dei 27 paesi europei che aderiscono al P.P.E..
Margherita Boniver rappresenta Forza Italia.
Oggetto del dibattito è l’entrata in vigore del Trattato Istituzionale Europeo approvato il 13 dicembre scorso a Lisbona e il ruolo che i parlamenti nazionali e quindi i cittadini delle nostre nazioni, intendono svolgere in questa nuova fase dell’U.E.
All’incontro sono invitati i rappresentanti dei partiti dei 27 paesi europei che aderiscono al P.P.E..
Margherita Boniver rappresenta Forza Italia.
Oggetto del dibattito è l’entrata in vigore del Trattato Istituzionale Europeo approvato il 13 dicembre scorso a Lisbona e il ruolo che i parlamenti nazionali e quindi i cittadini delle nostre nazioni, intendono svolgere in questa nuova fase dell’U.E.
venerdì 14 dicembre 2007
Congresso provinciale F.I. di Torino
E’ convocato per sabato 15 dicembre il congresso Provinciale F.I. di Torino presso la Galleria D’arte Moderna e Contemporanea in Via Magenta 21.
Ordine del giorno:
Elezione coordinatore Provinciale. Elezione 6 membri di coordinamento Provinciale e di 28 membro del comitato provinciale
Ordine del giorno:
Elezione coordinatore Provinciale. Elezione 6 membri di coordinamento Provinciale e di 28 membro del comitato provinciale
sabato 8 dicembre 2007
Affidamenti rischiosi
Roma, 5 dicembre 2007
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro della Giustizia
Per sapere, premesso che:
- come riportato dagli organi di stampa nello scorso mese di luglio il piccolo Canson Everson è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù in seguito alle percosse subite ed inferte da parte della madre e del compagno di questa;
- il pubblico ministero, nonostante questo grave fatto, ha autorizzato la riconsegna del bambino alla coppia , trasmettendo gli atti al Tribunale per i minorenni di Roma, con la richiesta di provvedimenti di tutela;
- il padre e lo zio del minore hanno sporto denuncia per maltrattamenti nei confronti della madre e del suo convivente, ma la procura della Repubblica di Roma non ha chiesto alcuna misura di protezione nei confronti del bambino;
- il Tribunale per i minorenni di Roma solo in data 1 ottobre 2007 ha disposto l’affidamento del minore ai servizi sociali, fermo restando il collocamento presso la madre ed il suo convivente. Il piccolo, all’inizio di dicembre, viene seviziato a morte e la madre ed il suo convivente, pur accusati di omicidio preterintenzionale, non vengono arrestati;
- sarebbero gravissimi, quindi, come si può evincere da questa premessa, le responsabilità dei magistrati di Roma e di tutti glia latri soggetti istituzionali coinvolti nel caso, perché : a) innanzitutto non hanno disposto immediatamente la collocazione del minore in una struttura protetta salvaguardando lo stesso; b) non è stato effettuato da parte della magistratura l’ordine di protezione contro gli abusi nei confronti dei minori previsto dalla normativa vigente; c) è intercorso molto tempo per l’affidamento del minore al servizio sociale senza, peraltro, prevedere il collocamento immediato dello stesso presso una struttura protetta;
- i fatti riportati in premessa sono inauditi e giustificano un immediato intervento chiarificatore del Ministro ;
Se sia a conoscenza dei gravi fatti accaduti e se non intenda valutare l’opportunità di avviare un’azione disciplinare nei confronti dei magistrati che a giudizio del interrogante, hanno trascurato e sottovalutato gravemente la vicenda che ha avuto esiti infausti.
BONIVER
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro della Giustizia
Per sapere, premesso che:
- come riportato dagli organi di stampa nello scorso mese di luglio il piccolo Canson Everson è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù in seguito alle percosse subite ed inferte da parte della madre e del compagno di questa;
- il pubblico ministero, nonostante questo grave fatto, ha autorizzato la riconsegna del bambino alla coppia , trasmettendo gli atti al Tribunale per i minorenni di Roma, con la richiesta di provvedimenti di tutela;
- il padre e lo zio del minore hanno sporto denuncia per maltrattamenti nei confronti della madre e del suo convivente, ma la procura della Repubblica di Roma non ha chiesto alcuna misura di protezione nei confronti del bambino;
- il Tribunale per i minorenni di Roma solo in data 1 ottobre 2007 ha disposto l’affidamento del minore ai servizi sociali, fermo restando il collocamento presso la madre ed il suo convivente. Il piccolo, all’inizio di dicembre, viene seviziato a morte e la madre ed il suo convivente, pur accusati di omicidio preterintenzionale, non vengono arrestati;
- sarebbero gravissimi, quindi, come si può evincere da questa premessa, le responsabilità dei magistrati di Roma e di tutti glia latri soggetti istituzionali coinvolti nel caso, perché : a) innanzitutto non hanno disposto immediatamente la collocazione del minore in una struttura protetta salvaguardando lo stesso; b) non è stato effettuato da parte della magistratura l’ordine di protezione contro gli abusi nei confronti dei minori previsto dalla normativa vigente; c) è intercorso molto tempo per l’affidamento del minore al servizio sociale senza, peraltro, prevedere il collocamento immediato dello stesso presso una struttura protetta;
- i fatti riportati in premessa sono inauditi e giustificano un immediato intervento chiarificatore del Ministro ;
Se sia a conoscenza dei gravi fatti accaduti e se non intenda valutare l’opportunità di avviare un’azione disciplinare nei confronti dei magistrati che a giudizio del interrogante, hanno trascurato e sottovalutato gravemente la vicenda che ha avuto esiti infausti.
BONIVER
lunedì 3 dicembre 2007
Sconfitta Chavez! Buona notizia.
Finalmente arriva una buona notizia dal Venezuela. Con la sconfitta subita da Chavez speriamo possa attenuarsi la morsa populista e autoritaria, che in controtendenza con molti paesi dell'America latina allineava il presidente venezuelano a Fidel Castro ed ad altri soggetti, in una sorta di asse del male caraibico.
domenica 2 dicembre 2007
Minacce oscurantiste.
Ancora una volta il messaggio di odio di Bin Laden sbaglia bersaglio. I grandi leader democratici come Bush, Berlusconi e Blair difendono con forza i principi della liberta' e della democrazia ovunque siano minacciati esplicitamente e non possono essere intimiditi da tanto oscurantismo.
mercoledì 28 novembre 2007
Dalai Lama: Ambasciatore cinese stia tranquillo.
Vorrei rispondere all'ambasciatore cinese per spiegargli che gli incontri con sua santita' il Dalai Lama sono espressione di ammirazione e devozione nei confronti di una grande guida spirituale. L’ho incontrato diverse volte e posso assicurare l'ambasciatore cinese che mai in alcuna occasione e' stata discussa la causa della separazione del Tibet da sempre si e' discusso soltanto della richiesta di autonomia e del rispetto per un antichissima cultura. L'amicizia con un grande paese, come la Cina, non e' in discussione ma neppure si puo' mettere un discussione il diritto e il desiderio di tanti politici che desiderano incontrare il Dalai Lama".
martedì 27 novembre 2007
Prodi orfanello abbandonato.
Mentre tutti sparacchiano su Silvio Berlusconi, nessuno si accorge che il governo non appartenere piu' a nessuno. Ora si sa che gli orfani devono essere aiutati e istruiti per migliorare le loro prospettive, mentre l'orfanello Prodi viene abbandonato a se stesso e alle sue peggior inclinazioni.
Appuntamento a Chivasso - 29 novembre 2007
L’assessorato alla Cultura della città di Chivasso in collaborazione con la fondazione Bellisario sezione Piemonte organizza, presso il tetro civico di Chivasso alle ore 21, l’incontro con Margherita Boniver sul tema: Birmania cultura e tragedia.
lunedì 19 novembre 2007
Nuovo partito? Da Berlusconi eccellente notizia
L'annuncio di Berlusconi della costituzione del partito della libertà e' un'eccellente notizia per l'Italia e per il mondo politico. E' stato subito chiaro, sin dalle prime ore della raccolta delle firme ai gazebo e mi e' stato ripetuto centinaia di volte, che e' assolutamente necessario voltare pagina. I problemi
maggiori per gli italiani sono la sicurezza e l'economia ed e' ovvio che un sistema politico esausto, come quello odierno, non possa dare le risposte che gli italiani vogliono. Ben venga un rinnovato impegno di Berlusconi per una politica concretamente a servizio dei bisogni del Paese.
maggiori per gli italiani sono la sicurezza e l'economia ed e' ovvio che un sistema politico esausto, come quello odierno, non possa dare le risposte che gli italiani vogliono. Ben venga un rinnovato impegno di Berlusconi per una politica concretamente a servizio dei bisogni del Paese.
mercoledì 14 novembre 2007
Pakistan: a doveroso attivismo Usa si contrappone assenza Ue
La situazione in Pakistan si fa di ora in ora piu' complicata e lo stato d'emergenza dichiarato da Musharraf sembra indebolire invece che rafforzare la giusta battaglia contro l'estremismo. Con l'arresto di centinaia di avvocati, giornalisti ed oppositori politici, Musharraf sta giocando una partita estremamente rischiosa. Di fronte ad un attivismo doveroso degli Stati Uniti sembra che questa volta l'UE sia completamente assente. Bisogna invece fare in modo che nell'ora piu' difficile il Pakistan non rimanga isolato: bisogna chiedere la fine dello stato d'emergenza ed una campagna elettorale trasparente e sicura.
lunedì 12 novembre 2007
Legge elettorale: No a trattaive subito al voto.
L'impudenza del leader del Pd e' incredibile: solo qualche anno fa se ci fosse stato qualcuno che inneggiava al proporzionale sarebbe stato accusato proprio da Veltroni e dai media compiacenti di tradire l'Italia. Non si deve trattare con chi sostiene un governo moribondo, il piu' impopolare esecutivo della storia italiana: subito al voto.
lunedì 5 novembre 2007
Si chiude la stalla ma i buoi sono già scappati.
E' troppo cinico legiferare per decreto sull'onda dell'emozione suscitata dall'ultimo di una lunghissima serie di efferate aggressioni per mano di stranieri, entrati in Italia per delinquere. Le colpe vanno additate con chiarezza: dall'assalto alla Bossi-Fini che concedeva ingressi solo a chi era munito di regolare permesso di lavoro, ma anche dalla distrazione 'buonista' con la quale questo Governo non ha fatto - come altri paesi - scattare la moratoria sugli ingressi dei nuovi soggetti europei. Si chiude la stalla quando i buoi sono scappati. Classico esempio ma pessima risposta al problema sicurezza che allarma la stragrande maggioranza dei nostri concittadini.
martedì 30 ottobre 2007
Le foto del monaco birmano fatto a pezzi e il silenzio dei movimenti pacifisti.
Spero che le foto agghiaccianti del monaco birmano fatto a pezzi dagli sgherri della Giunta militare birmana, messe in rete da Asianews, siano pubblicate su tutti i giornali del mondo. Serviranno a far capire con quali soggetti sanguinari siamo costretti a trattare. La feroce dittatura militare che soffoca il Paese asiatico da 40 anni ha prodotto solo miseria diffusa, decine di migliaia di profughi, stupri di massa, lavori forzati e persecuzioni di ogni minoranza. Occorre quindi continuare a fare ogni sforzo affinche' la sacrosanta aspirazione alla liberta' del popolo birmano trovi risposta e solidarietà. Il 17 e il 18 novembre, in occasione della mobilitazione di Forza Italia, faremo una raccolta di fondi per i profughi birmani. Infine mi chiedo che fine abbia fatto il movimento pacifista pronto a marciare unicamente contro gli americani?.
domenica 21 ottobre 2007
Grazie a Prodi uno schiaffone all'Italia
In questo clima generale da 'ultimi giorni di Pompei' si aggiunge l'incredibile notizia dell'esclusione del nostro Paese dal documento congiunto franco- tedesco-britannico sulle crisi finanziarie, che non era stato neppure fatto leggere a Prodi. Un altro schiaffone che mortifica ulteriormente il ruolo dell'Italia dopo la diminuzione dei seggi al Parlamento europeo. E' sempre piu' ovvia la perdita di credibilita' ma forse anche un certo clima di vendetta fra i ventisette nei confronti del ruolo poco gradito, quella di presidente della commissione, ricoperto da Prodi.
giovedì 18 ottobre 2007
Con Buttho, in Pakistan, nuova stagione contro islamismo
Ci auguriamo che con il rientro in Patria di Benazir Buttho, che ha gia' trovato un accordo con il presidente Musharraf, si possa aprire una nuova stagione per un grande Paese come il Pakistan. L'accordo dovrebbe servire a meglio contrastare il dilagante estremismo islamista ed evitare la deriva pericolare in una nazione dotata tra l'altro anche di armi nucleari.
mercoledì 17 ottobre 2007
Assurda riduzione seggi italiani Parlamento Europeo
Questo governo non perda occasione per stupire. Che l'Italia, il paese piu' europeista in assoluto, perda seggi al parlamento europeo la dice lunga sullo stato di confusione e di disattenzione tipico di questo esecutivo.
martedì 16 ottobre 2007
Darfur: la peggiore crisi umanitaria.
CONSIGLIO d'EUROPA - Assemblée parlementaire SESSIONE ORDINARIA 2007 - Martedì 2 ottobre.
MARGHERITA BONIVER:
Quella del Darfur è stata chiamata la peggiore crisi umanitaria con la quale si deve confrontare la comunità internazionale. La peggiore crisi umanitaria è anche una crisi assolutamente irrisolta e com’è stato detto da molti colleghi a nulla è valsa la terribile lezione del genocidio che si è compiuto in Ruanda nel 1994. Si ripetono quotidianamente sul territorio del Darfur, grande come quello della Francia, atti di genocidio ma la comunità internazionale si rifiuta di definirlo come tale e parla di “azioni mirate”, azioni contro l’umanità. Non si parla di genocidio perché se così fosse dovrebbero entrare in vigore i provvedimenti della risoluzione della Convenzione dell’ONU del 1994 che prevede appunto un’ingerenza immediata per proteggere le popolazioni dal genocidio.
Ma in Darfur non c’è soltanto la pulizia etnica pianificata, in Darfur c’è lo specchio perfetto dell’impotenza delle organizzazioni internazionali e di una certa mistica umanitaria, perché a nulla è servito l’intervento, dispiegato e anche generoso ma tardivo, giacché la crisi inizia nel febbraio 2003 e i primi convogli umanitari hanno il permesso di entrare nel Darfur nel 2004. Ci sono state poi tutte le risoluzioni dell’ONU, le sanzioni, c’è stata la prima straordinaria stagione dell’invio della forza dell’Unione Africana, settemila uomini impotenti, forse, all’interno di un gigantesco territorio, però la volontà c’era. Ebbene tutto questo è fallito. E’ fallito perché dobbiamo renderci conto che bisogna rivedere fino alle fondamenta tutte le convenzioni e tutti gli strumenti che finora la comunità internazionale si è voluta dare.
Credo che proprio in questa sede solenne, la culla del diritto umanitario per tante popolazioni, si possa ricominciare un cammino appunto per aggiornare e affinare questi strumenti e per renderli finalmente degni di quelli che si chiamano a protezione di popolazioni innocenti. Oggi in Darfur, oggi in Birmani e in stati i quali sono ostaggi di regimi feroci, i quali godono di una impunità assoluta. E’ stato citato qui il caso dell’impunità assicurata al governo del Sudan dalla Cina e dalla Russia, ebbene cerchiamo di denunciare queste impunità assicurate da queste grandi nazioni in ogni sede. Credo che sia il minimo del nostro dovere politico e umanitario. Dopo lo sterminio dei campi nazisti abbiamo detto never again e mi auguro che questo diventi ancora la bandiera per tutte le nostre azioni.
Quella del Darfur è stata chiamata la peggiore crisi umanitaria con la quale si deve confrontare la comunità internazionale. La peggiore crisi umanitaria è anche una crisi assolutamente irrisolta e com’è stato detto da molti colleghi a nulla è valsa la terribile lezione del genocidio che si è compiuto in Ruanda nel 1994. Si ripetono quotidianamente sul territorio del Darfur, grande come quello della Francia, atti di genocidio ma la comunità internazionale si rifiuta di definirlo come tale e parla di “azioni mirate”, azioni contro l’umanità. Non si parla di genocidio perché se così fosse dovrebbero entrare in vigore i provvedimenti della risoluzione della Convenzione dell’ONU del 1994 che prevede appunto un’ingerenza immediata per proteggere le popolazioni dal genocidio.
Ma in Darfur non c’è soltanto la pulizia etnica pianificata, in Darfur c’è lo specchio perfetto dell’impotenza delle organizzazioni internazionali e di una certa mistica umanitaria, perché a nulla è servito l’intervento, dispiegato e anche generoso ma tardivo, giacché la crisi inizia nel febbraio 2003 e i primi convogli umanitari hanno il permesso di entrare nel Darfur nel 2004. Ci sono state poi tutte le risoluzioni dell’ONU, le sanzioni, c’è stata la prima straordinaria stagione dell’invio della forza dell’Unione Africana, settemila uomini impotenti, forse, all’interno di un gigantesco territorio, però la volontà c’era. Ebbene tutto questo è fallito. E’ fallito perché dobbiamo renderci conto che bisogna rivedere fino alle fondamenta tutte le convenzioni e tutti gli strumenti che finora la comunità internazionale si è voluta dare.
Credo che proprio in questa sede solenne, la culla del diritto umanitario per tante popolazioni, si possa ricominciare un cammino appunto per aggiornare e affinare questi strumenti e per renderli finalmente degni di quelli che si chiamano a protezione di popolazioni innocenti. Oggi in Darfur, oggi in Birmani e in stati i quali sono ostaggi di regimi feroci, i quali godono di una impunità assoluta. E’ stato citato qui il caso dell’impunità assicurata al governo del Sudan dalla Cina e dalla Russia, ebbene cerchiamo di denunciare queste impunità assicurate da queste grandi nazioni in ogni sede. Credo che sia il minimo del nostro dovere politico e umanitario. Dopo lo sterminio dei campi nazisti abbiamo detto never again e mi auguro che questo diventi ancora la bandiera per tutte le nostre azioni.
lunedì 15 ottobre 2007
Marisa Bellisario 20 anni dopo.
Donna economia e potere. VIII edizione Torino 12-13 0ttobre – Hotel Principi di Piemonte.
Ore 15,30 Marisa Bellisario 20 anni dopo. Ne discutono: Francesco Cossiga – Margherita Boniver – Gianni De Michelis – Dario Faggioni – Elena Marinucci – Rosetta Nardelli – Paola Pieraccini – Livia Pomodoro – Aldo Zana. Modera: Enrico Mentana
Ore 15,30 Marisa Bellisario 20 anni dopo. Ne discutono: Francesco Cossiga – Margherita Boniver – Gianni De Michelis – Dario Faggioni – Elena Marinucci – Rosetta Nardelli – Paola Pieraccini – Livia Pomodoro – Aldo Zana. Modera: Enrico Mentana
giovedì 11 ottobre 2007
Asilo e protezione per Ayaan Hirsi Ali'
Vorrei che l'Italia desse asilo e protezione ad Ayaan Hirsi Ali', una straordinaria figura diventata il simbolo universale della liberta' di parola e di denuncia dell'oppressione delle donne. Andrebbe a nostro merito proteggere una perseguitata dal fanatismo islamista e arricchirebbe il panorama culturale dibattuto tra relativismo e la debole risposta alle prepotenze che vogliono imporre il burqua anche alle islamiche che vivono in Italia.
mercoledì 10 ottobre 2007
Fichette di marmellata
9 ottobre 2007. Il Foglio. Incantevole lady contro le fiche di marmellata lagna & gergo.
Al direttore – Quando Letizia Paolozzi e io eravamo ragazze, la categoria femminile che più ispirava disprezzo, era quella delle fichette di marmellata.
martedì 9 ottobre 2007
Arriveremo alla cintura di castità?
Continuando cosi, dopo la circolare da parte del prefetto Treviso che ha ammesso l'uso del burqua sul suolo italiano, c’è da chiedersi se verrà presto legittimato anche l'uso della cintura di castità. Proprio perché in proposito ci possono essere delle diverse interpretazioni ho presentato all'inizio di questa legislatura un progetto di legge che dovrebbe chiarire una volta per tutte che andare in giro con il viso completamente coperto e' proibito dalla legge Mancino varata all'epoca del terrorismo. E' chiaro che tutto questo con la religione e con la fede ha ben poco a che fare.
venerdì 5 ottobre 2007
Annozero, come i tribunali del popolo stalinisti
Ha perfettamente ragione il guardasigilli Mastella che si e' indignato come moltissimi italiani di fronte alla trasmissione di Santoro. Annozero di ieri sera e' stata un'eccellente dimostrazione di com'erano usati i tribunali del popolo negli anni bui dello stalinismo. La giustizia comminata direttamente dalla piazza e' un'aberrazione che fa nascere di nuovo una casta di giudici intoccabili.
giovedì 4 ottobre 2007
mercoledì 3 ottobre 2007
Prodi al tg uno come Telepyongyang
L'intervista di oltre dieci minuti di Prodi trasmessa, in diretta irisera dal Tg1 batte ogni record d'impudenza. Non possiamo piu' chiamarla Telekabul chiamiamola pure TelePyongyang.
martedì 2 ottobre 2007
La persecuzione dei cristiani nel mondo.
Torino: Liberta' religiosa - Convegno alla Fondazione Sandretto Re Rebaudeng o su "La persecuzione dei cristiani nel mondo", con Giuseppe Platone, Margherita Boniver, Padre Bernardo Cervellera, Attilio Tamburini (via Modane 16, ore 17).
lunedì 1 ottobre 2007
Una finanziaria da delirio d'impotenza
Questa e' una finanziaria da delirio, delirio da impotenza. Ammesso che la manovra regga in Parlamento si tratta di una mancetta a qualche povero, molte promesse preelettorali, disastrosi tagli al bilancio della Difesa che chiaramente mettono a repentaglio la nostra presenza militare in Afghanistan ed in Libano. Meglio ritirarli subito. Beffa finale l'allargamento della base imponibile, un magnifico trucco che illude sul diminuire di alcune tasse.
mercoledì 26 settembre 2007
Italia guidi protesta contro regime militare birmano
Il feroce regime dittatoriale che calpesta ogni diritto in Birmania ha sparato su una pacifica manifestazione guidata dai venerati bonzi buddisti. Mi auguro che l'intera Comunita' internazionale si sollevi contro questa infamia nelle sedi appropriare, a partire dal Consiglio di sicurezza del quale il nostro Paese fa parte e che l'Italia guidi la protesta contro il regime di Rangoon.
mercoledì 19 settembre 2007
Iran: le parole di Kouchner hanno un fondamento
Credo che quello che ha detto il ministro degli Esteri francese sulla necessità di prepararsi al peggio nel caso che l'Iran continui la sua forsennata corsa al nucleare e al militare abbia qualche fondamento. Non tanto perché la guerra possa essere una soluzione vicina, né tanto meno si possono immaginare oggi gli scenari del 1981 quando fu bombardato un sito iraniano nucleare. Trovo però sbagliato affrettarsi, coprendo di critiche Kouchner, come hanno fatto molte cancellerie per cancellare anche l'ipotesi di un deterrente, che speriamo tutti lontano, come l'uso della forza nel caso che i mullah, in barba al negoziato e alle sanzioni che sono state poste dall'Onu, continuino con rapidità sempre maggiore ad armarsi e probabilmente a produrre una bomba atomica nel giro di qualche mese. Dobbiamo prepararci al peggio e il peggio è la guerra.
martedì 18 settembre 2007
Boniver in Armenia, Georgia, Azerbaigian.
Roma, 17 SET (Velino) - L'onorevole Margherita Boniver, componente di Forza Italia della commissione Esteri della Camera dei deputati, partecipa a una missione, insieme al presidente Umberto Ranieri e ad altri componenti della Commissione, in Georgia, Armenia e Azerbaigian. L'onorevole Boniver e gli altri componenti della Commissione avranno incontri con le piu' alte cariche istituzionali, politiche e parlamentari di quei Paesi.
giovedì 13 settembre 2007
Pink Blok
La notte brava dell'onorevole Mele: se non altro ora c'è un nuovo significato alla parola melenso.
mercoledì 12 settembre 2007
Italiani al freddo? Colpa dei Verdi
Se quest'inverno rimarremo al buio ed al freddo gli italiani sappiano che dovranno ringraziare i Verdi che si sono opposti ai rigassificatori ed anche il Ministero dell'Ambiente che ha impedito il riempimento dello stoccaggio di Settala.
lunedì 3 settembre 2007
Sky tg24:a "Controcorrente" Bush controverso con Margherita Boniver
"A Venezia i film di Brian De Palma e Paul Haggis lo fanno a pezzi. Intanto George W. Bush,
dopo aver dato alla stampa la sua autobiografia, vola a sorpresa in Iraq. A Controcorrente, l'approfondimento di Sky Tg24 condotto da Corrado Formigli, un bilancio sulla sua presidenza con la parlamentare di Forza Italia, Margherita Boniver della Commissione esteri alla Camera e il senatore Furio Colombo nel corso della puntata di domani (4 settembre), in onda alle 22.35".
dopo aver dato alla stampa la sua autobiografia, vola a sorpresa in Iraq. A Controcorrente, l'approfondimento di Sky Tg24 condotto da Corrado Formigli, un bilancio sulla sua presidenza con la parlamentare di Forza Italia, Margherita Boniver della Commissione esteri alla Camera e il senatore Furio Colombo nel corso della puntata di domani (4 settembre), in onda alle 22.35".
L'Afghanistan apre una nuova frattura nella maggioranza
La ripresa dell'attività politica, dopo la pausa estiva, segna ancora una frattura nella maggioranza. La dichiarazione di Jacopo Venier che fa parte dell'ala marciante di quei partiti che sostengono il governo, apre un nuovo fronte che chiede di fatto il ritiro dall'Afghanistan. Si sapeva delle tante linee in politica estera ma ancora una volta c'e' da rimanere stupiti dei giochi di equilibrio necessari per far rimanere incollati alle loro sedie ministri con idee così divergenti.
martedì 24 luglio 2007
Pink Bloc
Siamo tutti colpiti da un’ondata di caldo e da un tsunami di garantismo: speriamo che non colpisca Clementina Forleo.
Grave la perdita di Zahir Shah simbolo della pacificazione afgana
La morte del ex sovrano Mohammed Zahir Shah e' una grave perdita per l'Afghanistan, che aveva visto nel suo rientro in patria, dopo trent'anni di esilio in Italia, un simbolo di pacificazione e di democrazia per l'intera nazione. La sua costituzione varata nel '63 e' stato un documento fondamentale che ha dato molte libertà quello sfortunato Paese e che e' diventata la base della carta costituzionale dell'Afghanistan di Karzai. Conoscevo Zahir Shah dal 1980, quando con Norberto Bobbio, Carlo Ripa di Meana e un folto gruppo di intellettuali francesi avevo costituto un'aggregazione di sostegno per la resistenza afgana, allora in lotta contro l'invasione sovietica. Ho poi riaccompagnato l'ex sovrano a Kabul nell'aprile del 2003, in un commovente viaggio all'indietro, per riabbracciare dopo lunghi decenni di esilio nel nostro Paese il suo popolo. Delegata per l'Asia nel governo Berlusconi ho visitato l'Afghanistan innumerevoli volte ed ogni volta ho fatto visita all'anziano sovrano che ha sempre ringraziato il nostro Paese per l'ospitalità che gli aveva concesso.
venerdì 20 luglio 2007
Padre Bossi libero: premiato gioco di squadra
Sono commossa, felice della notizia non vedo l'ora di poter conoscere personalmente padre Bossi che rappresenta un mondo che va ammirato. 'Credo sia stato premiato un buon gioco di squadra e, naturalmente, la piena collaborazione dei nostri amici filippini.
mercoledì 18 luglio 2007
E' gioco delle parti concorcordato in vista dell'arrivo di T. Blair?
Confesso che faccio fatica a non farmi prendere dall'indignazione per la spettacolare apertura fatta dal nostro ministro degli Esteri ad Hamas. Non sorprende tanto la sostanza di questa disponibilità, peraltro già nota, quanto il momento scelto per farla. Sappiamo che arriva in Italia Tony Blair e mi chiedo se la posizione italiana faccia parte di un sottile e sofisticato gioco diplomatico, per intenderci, un gioco delle parti concordato. Se così non fosse il nostro Paese si troverebbe in una posizione tale da contrapporsi alle ultime mosse del 'quartetto' che ha finalmente resuscitato il processo di pace con l'apertura di credito politico ed economico nei confronti di Abu Mazen e l'isolamento proprio di Hamas, considerato da tutta la U.E. una formazione terrorista.
lunedì 16 luglio 2007
Innocenti gli infermieri condannati
Noi siamo certi dell'innocenza delle infermiere bulgare e del medico palestinese condannati a morte in Libia e ci auguriamo che il Consiglio libico delle supreme istanze possa commutare la pena capitale, che andrebbe abolita per sempre". "Tuttavia non dobbiamo dimenticare la tragedia che ha colpito centinaia di bambini libici e le loro famiglie nei confronti dei quali speriamo nella massima mobilitazione della comunità scientifica per evitare il ripetersi di tali sofferenze.
venerdì 6 luglio 2007
Boniver incontra il capo delle Forze Armate Filippine
PADRE BOSSI: BONIVER INCONTRA CAPO FORZE ARMATE FILIPPINE = (ASCA-AFP) - Manila, 6 lug - L'inviato del governo italiano nelle Filippine, l'ex-sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver, ha incontrato il capo delle forze armate filippine, il generale Hermogenes Esperon, per fare il punto della situazione circa le ricerche di padre Giancalrlo Bossi, il missionario del POntificio istituto missioni estere (Pime) rapito il mese scorso nel sud delle Filippine. Il portavoce delle forze armate, Bartolome Bacarro, riferisce che il generale Esperon ha assicurato alla Boniver che oltre un migliaio di soldati e circa 200 soldati stanno cercando il missionario e che ''il numero degli uomini impegnati nella ricerca e' sufficiente per svolgere con successo le operazioni''. Stando a quanto fatto sapere da Bacarro, il capo delle forze armate avrebbe garantito all'inviato italiano che ''ci sono sviluppi positivi'' nelle operazioni di localizzazione di padre Bossi. Margherita Boniver ha espresso il proprio apprezzamento per quanto stanno facendo le autorita' delle Filippine.
giovedì 5 luglio 2007
Berlusconi: Boniver nelle Filippine
ISLAM: BERLUSCONI, BONIVER NELLE FILIPPINE PER AZIONE PIU' INCISIVA DI QUELLA FATTA FINORA Roma, 4 lug. - (Adnkronos) - "Noi abbiamo inviato una nostra validissima parlamentare per dare vita a un'iniziativa piu' incisiva e efficace rispetto a quella fatta finora da chi avrebbe dovuto intervenire in modo piu' concreto". Cosi' il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, arrivato in piazza Santi Apostoli per il corteo 'Salviamo i cristiani', ha parlato dell'impegno per la liberazione di padre Bossi, il religioso rapito nelle Filippine, paese asiatico dove si e' diretta una missione italiana di cui fa parte la deputata di Forza Italia ex ex sottosegretaria agli Esteri Margherita Boniver.
Presto un canale per le trattative
PADRE BOSSI:BONIVER,SPERO PRESTO CANALE TRATTATIVE CREDIBILE EX SOTTOSEGRETARIO A MANILA IN COORDINAMENTO FARNESINA E S.SEDE (ANSA) - ROMA, 4 LUG - Aprire al piu' presto un ''canale di trattative credibile'' per restituire alla famiglia padre Giancarlo Bossi, il missionario di Abbiategrasso rapito nelle Filippine il 10 giugno scorso. E' l'obiettivo a cui mira la missione dell'ex sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver inviata nelle Filippine per contatti al massimo livello con le autorita' e l'intelligence locali nell'ambito delle iniziative promosse dal Governo italiano per liberare padre Bossi, missionario del Pontificio Istituto delle missioni estere (Pime), del quale non si hanno notizie certe dal giorno del sequestro avvenuto nella provincia di Zamboanga Sibugay. Raggiunta al telefono durante uno scalo del viaggio (l'arrivo a Manila e' previsto domani), Boniver - che conosce bene l'area del rapimento grazie ai cinque anni di attivita' come sottosegretario agli esteri con delega per l'Asia – ha detto che al suo arrivo nella capitale incontrera' subito il presidente della Repubblica, Gloria Arroyo , per cominciare a fare il punto sulla vicenda. ''Cerchero' di far innalzare al massimo l'impegno gia' profuso dal governo, dalle autorita' militari e dall'intelligence filippini per ottenere dei segnali quantomeno concreti'', ha spiegato Boniver, che e' accompagnata nella missione da funzionari dell'Unita' di crisi della Farnesina e che si mantiene in stretto coordinamento e costante collegamento con il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, l'ambasciata d'Italia a Manila e la Santa Sede. Dalle informazioni ricevute dall'Unita' di crisi e dall'ambasciatore Rubens Anna Fedele con cui c'e' un filo diretto, Boniver ha riferito di aver tratto l'impressione che ''ci sia un aumento delle voci, tutte da riscontrare, che riguardano un intensificarsi di contatti apparenti tra l'intelligence filippina e i presunti rapitori di padre Bossi''. A Manila l'ex sottosegretario, oltre al presidente Arroyo, incontrera' anche il premier, il ministro degli interni e lo speaker del Parlamento Jose' Da Venecia.
lunedì 2 luglio 2007
Padre Bossi, Farnesina attiva.
PADRE BOSSI: BONIVER, PREOCCUPAZIONE MA FARNESINA ATTIVA (AGI) - Roma, 2 lug. - "Purtroppo non ci sono stati segnali da parte dei rapitori e fino ad ora non e' stato possibile aprire un canale ufficiale per la liberazione. Questo e' un dato preoccupante". Lo afferma Margherita Boniver, esponente di Forza Italia, sottosegretario agli esteri nella passata legislatura, che domani partira' per le Filippine per contribuire alla liberazione di Padre Bossi, rapito da 21giorni, nell'Isola di Mindanao. Boniver, pero', smorza le polemiche giunte dalla Cdl e conferma che il ministero degli Esteri e' impegnato per la liberazione. "Poco tempo fa avevo detto che se sarebbe stato utile sarei partita per le Filippine per mettere a disposizione le mie conoscenze, a cominciare dal presidente delle Filippine Gloria Macapagal Arroyo assieme con altri esponenti del governo". Per quanto riguarda le accuse dell'opposizione di 'silenzio assordante' da parte dei media e delle istituzione sul sequestro del prete missionario, l'esponente di Fi aggiunge: "Sono d'accordo con l'opposizione quando parla di silenzio dei mezzi di informazione, in primis la carta stampata e le televisioni, ad eccezione di Radio Radicale e l'Avvenire, che non si sono occupati con sufficiente attenzione del rapimento di un eroe. Basta fare il confronto con altri rapimenti, come quello delle 'due Simone', o quello di Daniele Mastrogiacomo, dove il tam tam mediatico era continuo. Per Padre Bossi il tam tam mediatico e' stato silenzioso. Al contrario la Farnesina si e' attivata subito".
martedì 26 giugno 2007
Libano: aumentano i rischi per il nostro contingente
La terribile vicenda dell'attacco terroristico al contingente spagnolo spinge l'Italia in prima fila, facendo aumentare i rischi per il nostro contingente. Eravamo perplessi al momento della costituzione della forza multinazionale per la sovraesposizione italiana, derivante dalla presenza dei 2450 nostri militari, il contingente piu' numeroso. Tanto piu' lo siamo oggi quando e' evidente una spirale in crescendo di atti di terrorismo, legati ad elementi alquadisti e alle frange impazzite dei movimenti palestinesi. Siamo ancora piu' preoccupati dallo stallo politico che paralizza il legittimo governo libanese, che non sembra trovare uno sbocco. Urge,quindi, una forte iniziativa politica come la ventilata conferenza internazionale sul Libano che sarebbe assai utile.
Margherita Boniver
Margherita Boniver
lunedì 18 giugno 2007
Sequestro padre Bossi
Sono pronta a partire per le Filippine, se questo verra' reputato utile, per collaborare alla liberazione di padre Bossi. Sono immediatamente disponibile ad occuparmi in prima persona della mediazione per liberare Padre Bossi, missionario italiano sequestrato nelle Filippine. Ne ho parlato con la Farnesina. MI sono recata numerose volte nelle Filippine, anche visitando la regione di Mindanao quando ero Sottosegretario agli Esteri con delega per l’Asia, dove operano quelli che definisco ''i nostri straordinari missionari'', che ho conosciuto e incontrato a piu' riprese. I miei rapporti sono eccellenti sia con la presidenza Alloyo, di cui ho seguito la campagna elettorale, proprio nella zona di Mindanao, sia con lo speaker della Camera De Venecia. Proprio quest'ultimo per l'alto profilo istituzionale, potrebbe essere individuato come interlocutore ideale della Farnesina per questa delicata fase del sequestro.
Margherita Boniver
Margherita Boniver
mercoledì 13 giugno 2007
Bagliori di guerra
MO: BONIVER, INAUDITO NON CORRERE AI RIPARI PER PALESTINA (ANSA) - ROMA, 13 GIU - ''E' inaudito che non si corra ai ripari immediatamente per arginare la tragedia in atto nei territori palestinesi dove si assiste praticamente ad un colpo di Stato da parte di Hamas. Il Consiglio di sicurezza, l'intera comunita' ed il 'quartetto' si adoperino per far cessare le ostilita' e far ritrovare alle parti la via della ragione''. Lo ha detto Margherita Boniver, componente di Forza Italia della Commissione Affari Esteri della Camera. (ANSA).
lunedì 11 giugno 2007
Il Grande Fratello
*BONIVER (F.I): L'ITALIA E' SEMPRE UN GRANDE FRATELLO* 11 giugno 2007"In un clima sempre più orwelliano - dichiara Margherita Boniver, parlamentare di Forza Italia - tra norme contraddittorie, conflitti di competenze, totale disprezzo per i più elementari diritti civili, la telenovela delle intercettazioni telefoniche va in onda per l'ennesima volta per massacrare gli inconsapevoli intercettati. Non c'è fine allo sfascio che tutto questo provoca e che getta ulteriore discredito su una classe politica che ha già rinunciato alle proprie prerogative istituzionali, togliendo di mezzo - conclude l'onorevole Boniver - quella fragile diga che era l'immunità parlamentare".
Tutto tace
Comunicato stampa
7 giugno 2007
BUSH: SCORRETEZZA ISTITUZIONALE E PREGIUDIZIO POLITICO DEI PRESIDENTI MARINI E BERTINOTTI
Siamo ancora in attesa della risposta dei presidenti Marini (Camera) e Bertinotti (Senato) al nostro appello del 25 maggio “affinché il parlamento italiano apra le porte al presidente degli Usa George W. Bush e i rappresentati del popolo italiano possano ascoltare direttamente dalla sua voce quel che ha da dire all’alleato italiano”.
Non degnandosi di rispondere, con un sì o con un no, a quattro parlamentari ed ex parlamentari della Repubblica, i presidenti hanno dato prova di scorrettezza istituzionale e pregiudizio politico.
In particolare il presidente Bertinotti, così prodigo di dichiarazioni sulla mano che non stringerà al presidente della maggiore e più antica alleata dell’Italia, e così loquace sui suoi doveri istituzionali quando compie i viaggi aerei privati, conferma che dietro le suadenti parole alberga pur sempre uno spirito da vecchio comunista antiamericano.
Margherita Boniver
Luigi Compagna
Antonio Polito
Massimo Teodori
7 giugno 2007
BUSH: SCORRETEZZA ISTITUZIONALE E PREGIUDIZIO POLITICO DEI PRESIDENTI MARINI E BERTINOTTI
Siamo ancora in attesa della risposta dei presidenti Marini (Camera) e Bertinotti (Senato) al nostro appello del 25 maggio “affinché il parlamento italiano apra le porte al presidente degli Usa George W. Bush e i rappresentati del popolo italiano possano ascoltare direttamente dalla sua voce quel che ha da dire all’alleato italiano”.
Non degnandosi di rispondere, con un sì o con un no, a quattro parlamentari ed ex parlamentari della Repubblica, i presidenti hanno dato prova di scorrettezza istituzionale e pregiudizio politico.
In particolare il presidente Bertinotti, così prodigo di dichiarazioni sulla mano che non stringerà al presidente della maggiore e più antica alleata dell’Italia, e così loquace sui suoi doveri istituzionali quando compie i viaggi aerei privati, conferma che dietro le suadenti parole alberga pur sempre uno spirito da vecchio comunista antiamericano.
Margherita Boniver
Luigi Compagna
Antonio Polito
Massimo Teodori
martedì 5 giugno 2007
Visco: le proteste di F.I.
VISCO: I DEPUTATI FI DIFENDONO SPECIALE E ATTACCANO IL GOVERNO = (AGI) - Roma, 1 giu. - "La sinistra italiana ha una concezione del rapporto con le forze di polizia giudiziaria degna di Cuba Quello che si e' verificato e' vergognoso. Esprimiamo, da cittadini della Repubblica, il massimo apprezzamento e la vicinanza al generale Speciale che paga, con la destituzione, il prezzo di aver detto soltanto la verita'". Quella di Angelino Alfano e' una della raffica di dichiarazioni con cui Forza Italia difende il generale della GdF e critica il governo. "Il parallelismo tra la revoca delle deleghe a Vincenzo Visco e la cacciata del generale Speciale che governo e maggioranza cercano di portare avanti non sta ne' in terra ne' in cielo. L'Unione vorrebbe far passare al Paese il messaggio che la colpa era da ambo le parti. Non e' vero: la colpa era ed è da una sola parte. Quella di Visco. Da una parte c'e' il viceministro all'Economia con delega alla GDF che ha cercato di manipolare i vertici della Guardia di Finanzia, dall'altra un servitore dello Stato che si e' opposto a questa grave ed indebita intrusione politica ed ha denunciato il fatto alla magistratura. E' bene che sia chiaro: il primo e' il carnefice, il secondo la vittima", rincara Antonio Leone, vicepresidente del gruppo 'azzurro' alla Camera. Di "epilogo sconcertante ed inaudito" parla invece Maurizio Lupi che aggiunge: "Questo governo non finisce mai di stupirci. Da una parte c'e' una chiara ammissione di colpa per quanto riguarda le responsabilita' del viceministro Visco e dall'altra la destituzione di Speciale e' il segnale che siamo in una vera emergenza democratica". Margherita Boniver, componente del direttivo alla Camera, ritiene "oltraggioso il parziale epilogo dello scandalo Visco-Gdf-Unipol con il sostanziale pareggio tra il viceministro e il Generale. In una vicenda chiarissima o mente Visco o Speciale. Questo governo pericoloso per gli italiani e per se stesso ha calpestato il comune senso del pudore". (AGI)
domenica 3 giugno 2007
Pink Block 4
Suggeriamo al ferroviere polacco che si è risvegliato dopo 19 anni di coma e non ha più trovato il comunismo, che se soffre di nostalgia può venire in Italia. Grazie a Fassino qui i comunisti stanno scomparendo ma i loro metodi rimangono immutati. La vicenda Visco/Speciale dimostra che quando non sei considerato uno di loro se non possono arrestarti ti licenziano in tronco.
giovedì 31 maggio 2007
Pink Block 3
Presentata a Roma una nuova rivista culturale diretta dal brillante deputato di A.N. Italo Bocchino intitolata CON. Meno male che per il momento non c’è una edizione francese.
mercoledì 30 maggio 2007
Bush sia invitato al Parlamento
BUSH A ROMA: POLITO-BONIVER, SIA INVITATO IN PARLAMENTO = (AGI) - Roma, 29 mag. - Il presidente Usa, George W. Bush sia invitato a prendere la parola in Parlamento nei giorni della sua visita in Italia. Questa la richiesta che il senatore della Margherita, Antonio Polito e la deputata di Fi, Margherita Boniver, hanno formalizzato oggi ai presidenti di Senato e Camera, Franco Marini e Fausto Bertinotti. Una richiesta, ha spiegato la stessa Boniver, che anche Silvio Berlusconi condivide e sottoscriverebbe: "non e' un caso che siamo qui alla Camera a presentare quest'iniziativa , con una conferenza stampa organizzata da Forza Italia", ha sottolineato. "Il rapporto con gli Stati Uniti svilito da esponenti di questo governo - ha detto la Boniver durante una confrenza stampa cui hanno partecipato anche Luigi Compagna e Massimo Teodori - e' un rapporto di cui siamo molto fieri e che ha una tradizione di lunghissima data e deve essere rafforzata.
Invitare il presidente Bush a prendere la parola in Parlamento sarebbe una prova di amicizia e per ribadire la continuita' che e' essenziale in politica estera e di appartenenza alla stessa allleanza. Tutto questo ha una sua dignita'". Secondo Polito "la nostra richiesta merita quantomeno una risposta: se c'e' un parere contrario ce ne venga spiegata la ragione". In un certo senso, continua l'ex direttore del Riformista, l'invito al presidente americano "sarebbe un'azione di risarcimento per quello che verra' detto nelle piazze contro Bush. Sarebbe un modo di rendere piu' accettabili e legittime le affermazioni diverse e di dissenso politico nei suoi confronti". Bisogna dimostrare, ha aggiunto, "capacita' di distinguere tra il leader politico e il rappresentante di un grande Paese alleato a cui anche il nostro popolo deve molto". Teodori ha ricordato che anche Yasser Arafat venne inviato in Parlamento "ed entro' con la pistola", e ha sottolineato che "sarebbe un omaggio al capo di una nazione che da 60 anni e' la maggiore alleata del nostro Paese". "Un'iniziativa tanto piu' opportuna - ha concluso - in quanto il presidente della Camera si e' molto esposto nel legittimare le manifestazioni di piazza che da molti orizzonti sono state annunciate contro il presidente Bush". (AGI)
Invitare il presidente Bush a prendere la parola in Parlamento sarebbe una prova di amicizia e per ribadire la continuita' che e' essenziale in politica estera e di appartenenza alla stessa allleanza. Tutto questo ha una sua dignita'". Secondo Polito "la nostra richiesta merita quantomeno una risposta: se c'e' un parere contrario ce ne venga spiegata la ragione". In un certo senso, continua l'ex direttore del Riformista, l'invito al presidente americano "sarebbe un'azione di risarcimento per quello che verra' detto nelle piazze contro Bush. Sarebbe un modo di rendere piu' accettabili e legittime le affermazioni diverse e di dissenso politico nei suoi confronti". Bisogna dimostrare, ha aggiunto, "capacita' di distinguere tra il leader politico e il rappresentante di un grande Paese alleato a cui anche il nostro popolo deve molto". Teodori ha ricordato che anche Yasser Arafat venne inviato in Parlamento "ed entro' con la pistola", e ha sottolineato che "sarebbe un omaggio al capo di una nazione che da 60 anni e' la maggiore alleata del nostro Paese". "Un'iniziativa tanto piu' opportuna - ha concluso - in quanto il presidente della Camera si e' molto esposto nel legittimare le manifestazioni di piazza che da molti orizzonti sono state annunciate contro il presidente Bush". (AGI)
Un bravò a Mastella
La visita di Mastella al cimitero di Hammamet e' un gesto che apprezzo moltissimo, che va oltre la solidarieta' umana nei confronti di un grande statista scomparso. Craxi era diventato per moltissimi un simbolo della ferocia del giustizialismo, nonché vittima principale di una persecuzione giudiziaria di stampo politico. Avevo già molto apprezzato il 19 gennaio la presenza di una delegazione dell'Udeur, guidata da Fabris, ad Hammamet. Che il guardasigilli Clemente Mastella sia andato di persona a testimoniare tutto questo, rende il suo gesto ancora più degno.
Margherita Boniver
Margherita Boniver
domenica 27 maggio 2007
Pink Block 2
Sabato 26 maggio 2007. Il Corriere della Sera, Titola a tre colonne in prima: “Caso Visco, Roma apre un’inchiesta. Presunta pressione sulla Finanza, fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati.”
Un fulgido esempio di garantismo mono-partisan.
Un fulgido esempio di garantismo mono-partisan.
sabato 26 maggio 2007
venerdì 25 maggio 2007
La politica del gambero
Mentre dall’Olanda alla Francia dalla Germania alla Gran Bretagna si apprestano a rimodulare verso una maggiore severità il proprio atteggiamento ormai ritenuto troppo permissivo nei confronti dell’immigrazione l’Italia si appresta imboccare pericolosamente la via diametralmente opposta. Al primo punto l’ossessiva necessità di affossare con la massima urgenza la Bossi – Fini colpevole di essere stata varata durante il governo Berlusconi. Tutte le leggi possono essere migliorate e quella attualmente in vigore non manca di lacune che rendono inefficaci alcune buone intenzioni e di arzigogoli burocratici che anziché sveltire appesantiscono i tempi di alcuni interventi che invece necessiterebbero di snella efficienza. Ma aver scelto, come ha fatto il governo Prodi, lo stravolgimento completo della legge a noi appare più una ripicca che l’attenta opera di un legislatore oculato. Tutti i paesi con una ben più lunga esperienza che la nostra sul tema dell’accoglienza dello straniero sono alle prese con una ben amara constatazione: l’integrazione tanto auspicata si fa sempre più difficile. Troppi giovani sovente figli di genitori immigrati, e apparentemente integrati, preferiscono rifugiarsi nel far propri i peggiori esempi e stimoli della civiltà occidentale, che ahinoi pur non mancano, piuttosto che diventare paladini dei migliori come la democrazia, la tolleranza, l’uguaglianza tra i sessi, la libertà e il liberismo che probabilmente avevano spinto i loro padri e le loro madri ad abbandonare i propri paesi scegliendosi una nuova patria. Un fenomeno che finisce per alimentare anche le file di coloro che dell’integrazione se ne fanno un baffo e preferiscono coltivare con passione le proprie antiche tradizioni sovente poco più che tribali. La continua crescita del numero degli immigrati clandestini che sfuggono a qualunque controllo aggrava ulteriormente una situazione che per quanto riguarda il nostro paese da ormai pericolosi segnali d’abusi e intolleranza reciproca tre le diverso comunità. La faccenda sta deteriorandosi e dal Piemonte giunge il pessimo segnale del bus sequestrato e dirottato per rapina da tre giovani albanesi drogati che non contenti d’aver ferito passeggeri e i coraggiosi poliziotti hanno sentito la necessità di incendiare il mezzo prima di darsi alla fuga. Stupidità, approssimazione, ferocia, stupefacenti e voglia di rapidi guadagni procurano un mixer micidiale. Come fronteggiare tutto questo: innanzitutto accantonando qualunque forma di buonismo e dandosi da fare per rendere rapidamente e severamente applicabili le leggi che già ci sono non preoccupandosi se sono state pensate da Bossi e Fini piuttosto che da Turco e Napoletano. E’ urgente riportare sotto controllo una situazione che purtroppo non lo è mai stata.
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